Barbera d'Alba di Borgogno |
Quando mi hanno chiesto di scegliere tra una lista di vini quello che preferivo per il pranzo di Natale a casa di parenti, non ho avuto dubbi sulla scelta della Barbera di Borgogno.
Non l'avevo ancora mai assaggiata, ma il produttore è una garanzia e di solito, chi lavora bene sui prodotti di qualità come Barolo e Barbaresco, ci tiene a fare bene e a mantenere uno standard qualitativo elevato anche su vini meno importanti o più comuni.
La Barbera lo ritengo quasi un caso scolastico.
Si passa infatti dai vini da due euro per un bottiglione da due litri a vini come Borgogno ma anche diversi altri che possono arrivare anche a 30 euro.
Nel caso di Borgogno la sua Barbera la si può trovare sotto i 20 euro e ritengo che questo sia un prezzo giusto.
Innanzitutto in una degustazione alla cieca non ti aspetteresti che sia una Barbera, ma questo è normale anche proprio per quanto detto sopra. E' un vitigno così eclettico che, se fatto bene, può essere semplice e beverino come impegnativo e strutturato.
Sicuramente la Barbera di Borgogno ha fatto grande estrazione di frutto, quindi diverso tempo sui lieviti indigeni e una parte di maturazione (circa il 30%) con un passaggio in botte.
L'uva arriva da vigne sparse per le Langhe, inframmezzate a vigne di Nebbiolo, su terreni marnosi, calcarei e argillosi.
Nel bicchiere si possono godere di intense note fruttate, in particolare ciliegia e amarena sotto spirito, tabacco e liquirizia.
In bocca è strutturato, pieno e armonico grazie anche ad una buona spalla acida che ne rinsalda il sorso pieno e succoso.
Riassumendo un vino che può tranquillamente sostituire un Barbaresco senza sfigurare in accompagnamento ad arrosti o spezzatini di vitello e in generale carni con salse elaborate.
In questo ultimo post dell'anno voglio anche augurare a tutti un felice 2023 !!!
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