Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da gennaio, 2014

MILANO FOOD & WINE FESTIVAL

Ritorna il Food & Wine Festival a Milano, nei giorni 8, 9 e 10 febbraio 2014, dopo il successo delle prime due edizioni. Organizzato da Helmuth Kocher, presidente e fondatore del Merano Wine Festival, e da Paolo Marchi ideatore di Identità golose, raggruppa circa 100 produttori, ognuno dei quali porterà quattro vini diversi in degustazione. Un appuntamento da non perdere soprattutto per chi non è potuto recarsi allo scorso Merano Wine Festival. Qui sotto il link del sito con un elenco dei produttori che presenteranno i loro vini: http://www.foodwinefestival.it/

SAUVIGNON ALTO ADIGE DOC (2012) - CANTINA BOLZANO

Sauvignon - Cantina Bolzano Ci sono vini che appena stappati ti rendi subito conto per quale contesto potrebbero andare bene. Il Sauvignon della Cantina Bolzano, può essere considerato il giusto accompagnamento per le cene tra amici e conoscenti; un vino che riesce a mettere tutti d'accordo, soprattutto se non eccessivamente appassionati, per i suoi profumi intensamente fruttati e il palato pieno e morbido. È inoltre un vino versatile, su cui si possono accompagnare molti piatti partendo anche dall'aperitivo. Insomma ve la cavate senza aprire troppe bottiglie. Giallo paglierino di buona consistenza con il suo 13,5% di titolo alcolometrico. In primis la frutta gialla matura (ananas, pesca gialla ma anche melone maturo e mandarino) che prevale su tutte le altre sensazioni aromatiche; successivamente si fa strada la tipica essenza vegetale del sauvignon, oltre ad una nota molto vaga di vaniglia che mi fa pensare ad una breve sosta nel legno. In bocca quello che più si pe

CEPP (2011) - TERRAZZE DI MONTEVECCHIA

Cepp - Terrazze di Montevecchia Ho già avuto modo di parlare di Montevecchia e delle sue colline votate alla coltivazione della vite (post del 22 giugno 2013). Non ho quindi intenzione di dilungarmi in inutili disquisizioni sul fatto che sia davvero un peccato che questa terra abbia visto abbandonare la coltivazione della vite in favore di altre coltivazioni o per la cementificazione. Piuttosto, preferisco sottolineare il buon livello medio delle (poche) aziende vitivinicole di questa zona che nel corso degli anni hanno visto aumentare l'interesse verso i loro prodotti, quasi tutti basati su vitigni internazionali come caberner, merlot e sauvignon. Terrazze di Montevecchia è condotta dal 1994 dalla famiglia Ghezzi, che negli ultimi anni ha spostato la causa della cosiddetta lotta integrata, con un utilizzo limitato della chimica e un attenta tutela dell'ambiente. Inoltre fa parte del Cervim, l'associazione che raggruppa le aziende che lavorano vigne con forti pen

ASPRINIO DI AVERSA DOC (2012) - GROTTA DEL SOLE

Aprinio di Aversa Doc - Grotta del Sole L'Asprinio di Aversa è un vitigno di antichissime origini, già citato in epoca normanna ed oggi coltivato in 19 comuni in provincia di Caserta e 3 in provincia di Napoli. Questo vitigno non è mai stato attaccato dalla fillossera, quindi le viti poggiano su piede franco, cosa che dovrebbe garantire viti più vigorose e longeve. Altra caratteristica dell'Asprinio è quella di crescere maritata a piante di pioppo su cui si arrampica fino a diversi metri di altezza, anche se oggi i metodi di coltivazione sono diversi, su tutti il guyot. Note tecniche a parte l'asprinio è un vino a mio avviso sottovalutato. Spesso considerato come vino semplice e immediato, anche parlando con amici campani, che spesso preferiscono altri importanti vitigni autoctoni un po' per abitudine e un po' perché mai citato dalle grandi guide. Invece è un vino che può ancora crescere sia nella versione ferma sia in quella spumante, anche per l'opera

AGLIANICO CAMPANIA IGT (2010) - TERREDORA

Aglianico campania Igt - Terredora Ci sono famiglie che non possono sottrarsi al loro destino e quello dei Mastroberardino è quello di coltivare vite e produrre vino sulle colline irpine fin dalla fine del 1700. L'azienda ha sofferto nel 2013 la triste scomparsa di Lucio, l'enologo che negli ultimi vent'anni aveva guidato la filosofia produttiva dell'azienda, scegliendo di produrre vini senza correre dietro alle mode, concentrandosi su tipicità di vitigni, terroir, tradizioni e famiglia. Una famiglia che nel 1994 aveva scelto di separarsi in due diverse realtà produttive. Una di queste ha mantenuto nome e sede storica dell'azienda, mentre l'altra appunto Terredora, ha potuto subito contare su areali tra i più vocati alla coltivazione della vite in provincia di Avellino.  In particolare l'altitudine che può arrivare fino a 700 metri, il microclima fatto di estati fresche e inverni piovosi, con la garanzia di buone escursioni termiche che favoriscono

MONTAN ALTO ADIGE DOC (2012) - CANTINA TRAMIN

Montan Alto Adige Doc Siamo a Termeno nella culla del Gewurztraminer, dove opera la Cantina Tramin, una cooperativa di 290 produttori inserita in un contesto paesaggistico da cartolina. Nella nuova moderna cantina progettata dall'architetto Werner Tscholl, si produce un po' di tutto quello che ci si aspetta da queste montagne ovvero Gewurztraminer, Schiava, Pinot nero, Lagrein, Moscato Rosa, Pinot bianco e Pinot grigio. Il Montan da me assaggiato durante una serata Ais, è un vino da monovitigno Sauvignon, cristallino e paglierino all'analisi visiva, in grado di ammaliare l'olfatto con le sue complesse note fruttate di pompelmo e pesca bianca, floreali di sambuco e fiori di campo e una accattivante vena minerale; ma soprattutto il bouquet è dominato dal tipico aroma primario di foglia di pomodoro. Felice anche il sorso dove si percepiscono gli agrumi e una discreta morbidezza sostenuta dall'alcol. Nel complesso è un Sauvignon con una impronta aromatica mo

ROSSO DI MONTALCINO DOC (2011) - CASTELLO BANFI

Rosso di Montalcino - Castello Banfi Castello Banfi nasce nel 1978 dall'iniziativa degli americani d'Italia John e Harry Mariani. Siamo al cospetto di una delle primarie aziende vitivinicole toscane, praticamente una multinazionale capace di produrre più di 10 milioni di bottiglie, con un occhio sempre attento alla qualità media, anche per i prodotti base, oltre alla produzione dei vini flagship come il Poggio all'Oro o il Poggio alle Mura che risultano anche essere importanti investimenti di marketing. Bisogna comunque dare atto che l'investimento in quel di Montalcino nel lontano 1978 è stato sicuramente oculato, vista la continua crescita dell'enologia toscana nel mondo negli ultimi 25 anni a cui Castello Banfi ha sicuramente contribuito. A livello tecnologico si è sempre distinta come una azienda all'avanguardia con lo sviluppo di brevetti innovativi, mentre a livello commerciale ha aperto all'importazione di vini cileni tra cui un Casillero del

AB VINEA DONI VERNACCIA DOCG (2011) - FALCHINI

Ab Vinea Doni - Falchini La Vernaccia di San Gimignano è stato il primo vino italiano a vedersi riconosciuta la Doc nel 1966, poi diventata Docg nel 1993. Prodotta in una ristretta zona della Toscana e recentemente anche in Sardegna ha una lunga storia alle spalle visto che le prime citazioni storiche risalgono al 1276. Risale invece al 1964 la nascita di Falchini di San Gimignano, che lavora soprattutto Vernaccia e Sangiovese. L'Ab vinea doni (doni dalla vigna) è giallo paglierino con riflessi dorati nel bicchiere. Le lacrime che se la prendono comoda nella loro discesa e gli archetti fitti e ben ravvicinati fanno pensare ad un vino con un discreto bagaglio di glicerina e alcol. Infatti non resisto e guardo la retro etichetta con l'indicazione del 14% di alcol. Al naso mi investe un bouquet di frutta matura come la pesca gialla, il melone, l'ananas e nascosti dall'esuberanza della frutta i fiori gialli e una nota di vaniglia che non disturba. In bocca si

I MIEI 10 VINI DEL 2013

Con questo post vorrei ricordare i migliori vini da me assaggiati nel corso del 2013, non necessariamente quelli più costosi o conosciuti, ma semplicemente quei vini che per un motivo o per un'altro mi hanno lasciato un particolare ricordo. Per evitare di dilungarmi e visti i tempi decisamente brevi del mezzo web ho deciso di fermarmi a 10 vini, elencati in ordine sparso. Filo di Arianna Lugana Doc (????) - Tenute Roveglia Un Lugana decisamente ben fatto che fa capire le potenzialità ancora inespresse di questo vino e la strada da intraprendere per valorizzarlo appieno. La maturazione in botte gli dona struttura e personalità e un tocco vellutato davvero piacevole. Bricco Rocche Brunate Barolo Docg (2005) - Ceretto Ceretto si distingue per dei vini che sanno coniugare tipicità del territorio ad una certa eleganza. Il 2005 è ancora in evoluzione ma inizia a farsi apprezzare per l'equilibrio e la potenza espressiva, pur avendo ancora una certa dose di esuberanza nei

JORIO MONTEPULCIANO D'ABRUZZO DOC (2011) - UMANI RONCHI

Jorio Montepulciano d'Abruzzo - Umani Ronchi Il primo post dell'anno è dedicato alle Marche, una regione che mi piace sinceramente: il mare ma anche colline fino a perdita d'occhio, gente cordiale e disponile, alta qualità della vita, buon cibo e ottimo vino. Dal punto di vista vitivinicolo e in maniera abbastanza grossolana possiamo dividere le Marche del vino rosso in due parti, con alcune importanti eccezioni: prima del Conero il Sangiovese la fa da padrone e signore, mentre appena oltre si insinua il Montepulciano, vitigno marcatamente contadino nel carattere un po' scontroso, che sa diventare un filo ruffiano se trattato con il legno e in ogni caso un vino mai scontato. Tra le eccezioni troviamo una enclave vitivinicola tutta particolare, posizionata nell'entroterra di Senigallia, il Lacrima di Morro d'Alba (che amo molto e assaggio appena posso) e la Doc Pergola con l'utilizzo di aleatico. Il Montepulciano Jorio di Umani Ronchi, ha fatto un a