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Visualizzazione dei post da aprile, 2017

La sublime eleganza del Ben Ryé Edizione Limitata, annata 2008

In una dolce serata dal sapore quasi estivo mi dirigo con passo veloce all'appuntamento ad una cena a casa di amici, dove avrò la fortuna di assaggiare il mitico Ben Ryé, prodotto che si conferma anno dopo anno come uno dei migliori passiti italiani, riuscendo a mantenere un livello qualitativo assoluto nonostante il numero non poi così esiguo di bottiglie prodotte. Personalmente è però la prima volta che mi capita di assaggiare l'Edizione limitata, una specie di ulteriore raffinazione, cernita, affinamento, concentrazione di qualcosa che già si avvicina alla perfezione e, man mano che si avvicina il momento della degustazione, aumenta la mia curiosità di capire se effettivamente una differenza può esistere in maniera percettibile. Di certo sappiamo delle bassissime rese che si attestano sui 40 q. per ettaro, la fermentazione a temperatura controllata a cui viene aggiunta a più riprese l'uva appassita. La serata trascorre serena e popo storie raccontate da abili narr

Il Barolo 2007 Massara di Castello di Verduno

Il borgo di Verduno è un piccolo e grazioso paese poco distante da La Morra. Qui si producono i Barolo più eleganti e armonici di tutta la Langa, con buona ricchezza aromatica e tannini meno aggressivi rispetto ad altre zone più conosciute. I due vigneti cru più importanti da queste parti sono il Monvigliero e il Massara; da quest'ultimo una azienda che ho imparato ad apprezzare in diverse occasioni, vale a dire Castello di Verduno, produce una versione semplicemente spettacolare. La storia dell'azienda può essere sintetizzata in poche righe. Tutto parte nel 1838 con l'acquisizione del castello da parte del Re Carlo Alberto di Savoia, il quale affida al Generale Staglieno, uomo da carriera militare ma con competenze in ambito enologico, la gestione viticola della proprietà. La vigna è situata ad una altezza media di 260 metri, su una superficie di poco più di un ettaro naturalmente coltivata a Nebbiolo, con terreno composto da marne calcaree, sabbia e argilla, es

La 'Passione' di Bragagnolo per i vini passiti.

Bragagnolo è un produttore di Strevi, nel cuore del Monferrato Acquese. Le sue vigne si trovano in una stretta valle chiamata Valle Bagnario, che va dalla strada per Alice Bel Colle fino a scendere al paese di Strevi, sulla statale che collega Alessandria ad Acqui Terme. E' una valle piuttosto isolata, circondata in alcuni tratti da ripide colline sulla cui costa una strada strettissima propone scorci di un paesaggio che contempla solo boschi e viti, con qualche isolata casa e podere agricolo. E' zona di Moscato, Barbera e Brachetto, dove ogni paese ha la propria cooperativa dove si vende principalmente il vino sfuso ..... ma anche di produttori giovani e preparati come Bragagnolo. L'azienda produce vini rossi e bianchi, ma si sta facendo strada grazie alla qualità dei suoi passiti che a mio parere hanno raggiunto un ottimo livello qualitativo, tanto da poter competere con altri passiti presenti sul mercato di produttori decisamente più famosi. L'azienda è m

Il Vinitaly 2017 di Baccanera. Parte II - I rossi

Dopo aver affrontato una bella batteria di bianchi con alcune piccole perle, abbiamo attaccato con i rossi. Anche qui l'attenta selezione e dei produttori e dei vini ci ha fatto conoscere dei bei vini con un rapporto qualità-prezzo molto elevato. Fertuna Produttore Toscano in espansione, in realtà di proprietà di uno dei più importanti distributori italiani (Meregalli). Si trova nel cuore della Maremma Toscana, in un paesaggio incontaminato in cui la natura domina largamente rispetto all'urbanizzazione, dolci colline e ampie vallate che digradano verso il mare Tirreno con i suoi benefici influssi, oltre al Monte Amiata poco distante. Produttore moderno in senso tecnico, riesce a produrre vini equilibrati e vibranti, mai banali o scontati. Avevo già assaggiato il Droppello, che nel suo genere rappresenta una vera rarità, trattandosi di un Sangiovese vinificato 'in bianco', nato per volontà del marchese Incisa della Rocchetta di produrre un bianco pa

Il Vinitaly 2017 di Baccanera. Parte I - I bianchi

Anche quest'anno sono stato al Vinitaly e devo dire che, con la dovuta preparazione e ricerca effettuata per tempo dei produttori e dei vini che si intende bere, rimane una manifestazione caotica ma tutto sommato ancora molto invitante. In questa edizione 2017, più che concentrarmi sulle regioni mi sono selezionato attentamente i vini che volevo assaggiare e mi devo auto complimentare per aver saputo districare il mio bravo gruppo di astemi tra le numerose offerte a disposizione. L'errore più comune è infatti quello di arrivare da un produttore e assaggiare praticamente tutto quello che ti propone, perché anche se famoso o comunque di buon livello (.....l'ho trovato sulla guida e gli danno un bel punteggio....), il tuo Vinitaly finisce dopo aver visitato tre o al massimo quattro produttori, anche perché spesso ti propinano diversi tipi di bianco, di rosso, il passito (e magari pure le grappe) ..... Come tutti gli anni ho cercato di evitare i produttori da me già conos

Il nordico Sylvaner di Pacherhof alla prova di Baccanera (aspettando il Vinitaly)

Il Sylvaner è il classico vino che riesce nella duplice e quasi impossibile impresa di essere 'eno-figo' e nello stesso tempo piacere un po' a tutti. Questo è dovuto a diversi fattori, ma di sicuro tra i principali possiamo annoverare il fatto che si concentra in una zona di produzione piuttosto ristretta (quindi non invaderà mai il mercato con milioni di ettolitri), oltre all'estrema serietà e garanzia dei produttori altoatesini in termini di qualità produttiva. Il Sylvaner inteso come vitigno sembra arrivare dalla Transilvania, poi si è accasato in Germania, che è anche la nazione che più ne produce, soprattutto in Franconia e in Alsazia. In Italia è diffuso in Alto Adige e in particolare nella Val d'Isarco, una bellissima e soleggiata valle di 80 km che si estende dal Brennero a Bolzano. Tra i tanti produttori di questa zona, la maggior parte di ottimo livello, ho di recente assaggiato il Sylvaner di Pacherhof. Il suo Maso è situato a Novacella, è una

Proemio l'Amarone della Valpolicella di Santi, annata 2007

Santi fa parte della galassia Gruppo Italiano Vini, ma a differenza di altri marchi più commerciali, ha da subito intrapreso un percorso di qualità produttiva che gli ha permesso di competere ad armi pari con produttori molto agguerriti, talvolta uniti (v. famiglie storiche dell'Amarone) e talvolta solitari. La zona di produzione è Illasi, incantevole paesino di poche anime sulle colline veronesi, immerso nel verde di vigneti e ciliegi. Di Santi ho degustato il loro vino di pregio, il Proemio, annata 2007, composto da Corvina al 50% e poi corvinone (30%) e rondinella (20%). I vigneti si trovano nei confinanti comuni di San Pietro in Cariano, Marano e Fumane, e sono composti da viti vecchie di almeno 30 anni allevate a pergola e guyot. La posizione soleggiata, le vigne poste in media e alta collina e il terreno calcareo contribuiscono in maniera determinante alla perfetta maturazione fenolica dell'uva e alla composizione fenolica dell'acino. Alla fine di settembre