La storia di Ciacci Piccolomini attraversa un paio di secoli di storia italiana. Le sue nobili origini si perdono nel XVII secolo, quando i terreni e un importante palazzo erano di proprietà del vescovo De Vecchis. Si susseguono poi alla guida dei terreni e dei beni immobiliari alcune famiglie nobili del luogo (siamo a Montalcino), tra cui i Ciacci Piccolomini imparentati con conti e Papi di tempi che furono. Nel 1985 si estingue il prestigioso casato e la proprietà viene lasciata in eredità a Giuseppe Bianchini, fattore della tenuta da molti anni che ammoderna metodi di produzione e filosofia aziendale, proseguiti poi dalla generazione dei figli e dei nipoti. La tenuta è molto vasta visto che si tratta di circa 220 ettari di terreno, di cui 55 dei quali dedicati a vigneti e 40 a oliveti, in un vero e proprio paradiso della biodiversità e della sostenibilità ambientale. Il resto lo fanno quel particolare microclima di terroir adatto alla produzione di grandi vini rossi da i
Viaggio nel mondo del vino