Arrivo buon ultimo e lo so .... dopo fiumi di parole e innumerevoli articoli di rinomate penne italiane .... ma come fai a non scrivere due righe quando bevi un vero mito dell’enologia italiana. Sto parlando del Barolo di Bartolo Mascarello, un po’ mito un po’ realtà, comunque la si veda una icona classica dell’enologia italiana. Una strana figura di intellettuale campagnolo, che ha trainato con le sue idee solo in apparenza austere un intero esercito di piccoli e medi produttori di Langa, che inevitabilmente sono andati in collisione negli anni ’90 con la visione ‘modernista’ introdotta da giovani emergenti e outsider. Sta di fatto che quando l’amico Camillo ha postato la foto dei vini che si sarebbero degustati alla cena del ‘gruppo dei soliti astemi’, e tra le altre bocce ho intravisto il Barolo di Mascarello, mi si è annebbiata la vista e facevo quasi fatica a crederci. Le sue bottiglie sono infatti indubbiamente rare, con una produzione che si attesta sulle 15-20
Viaggio nel mondo del vino