E' una tiepida serata di fine ottobre quando mi ritrovo, con il 'gruppo dei soliti astemi' eccezionalmente allargato alle famiglie, a festeggiare il compleanno del nostro Chef Fabrizio. La luna squarcia a tratti le nuvole mentre l'asfalto è bagnato da una leggera pioggia caduta nel pomeriggio. Aspetto in questo tranquillo quartiere di Monza, a due passi dal centro, e intanto mi guardo intorno, gironzolando per le strade. La pizzeria dove ci dobbiamo trovare propone un intrigante abbinamento di antipasti e pizze con i vini, la cui varietà è ben evidente dalle etichette in vista lungo i muri in mattoni della sale a volta. Assaggiamo diversi vini tra cui un Alta Langa di Ettore Germano, uno Champagne Ayala e un pregevole Verdicchio Gaiospino di Fattoria Coroncino che non assaggiavo da diversi anni. Ma la mia attenzione è ricaduta su quello che, a prima vista, potrebbe sembrare il vino più timido della serata, il vaso di coccio in mezzo a vasi d'acciaio e che invece si
Viaggio nel mondo del vino