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Un classico delle Langhe: il Barolo Bricco Sarmassa di Brezza

Barolo Bricco Sarmassa di Brezza

Il Barolo Bricco Sarmassa di Brezza è una vera chicca enologica delle Langhe.
Viticoltore dal taglio tipicamente classico e autenticamente territoriale, i suoi vini vanno necessariamente attesi a lungo prima di poterne gustare l'equilibrio e la raffinatezza espressiva.



Il terreno al confine tra i comuni di Barolo e La Morra su cui poggiano le viti è formato dalle marne di Sant'Agata Fossili, ovvero depositi di argilla, limo, sabbia e gesso che formano il substrato tipico di alcune aree collinari del Piemonte (che si estende anche su altre zone d'Italia e in particolare dell'Appennino) causato dal prosciugamento del mar Mediterraneo e la relativa formazione di depositi salmastri diventati poi gesso.
Tutto questo per dire che le viti assorbono dal terreno anche una certa sapidità non del tutto comune che si può riscontrare nei vini.

L'uva utilizzata è chiaramente il Nebbiolo delle sottovarietà Lampia e Michet.
Ho assaggiato l'annata 2006 del Bricco Sarmassa, etichetta che viene prodotta solo negli anni migliori, vinificata separatamente, poi prima della messa in bottiglia viene degustata da un team di esperti e tecnici e dal cui risultato si decide se venderli separatamente o sotto l'unica denominazione Sarmassa.
Di Brezza avevo già parlato qui (http://baccanera88.blogspot.it/2015/11/modernisti-verso-tradizionalisti-le.html) durante una degustazione della loro Barbera dallo stile classico.
Ora con l'assaggio di questo Barolo cerco la naturale conferma della eleganza e raffinatezza riscontrata nell'assaggio della Barbera e il Bricco Sarmassa, annata 2006, (quasi inutile dirlo) non delude le mie aspettative.

Color granato, ha un naso consistente di confettura di amarena e prugna, con una vena eterea e accenni di viola appassita.
Palato di grande portata, fine, elegante, nobile, sorso piacevolmente sapido con ancora una decisa spinta acida, tannini dalla trama finissima, corpo teso e dalle note finale di terra e humus.
Finale deciso e di buona progressione.

La struttura e potenza del Nebbiolo in versione Barolo chiederebbe l'accompagnamento con carni rosse o primi con sugo di selvaggina, ma sia l'annata sia il vino degustato rendono ideale un abbinamento da 'conversazione'.






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