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Visualizzazione dei post da settembre, 2020

Serata vini spagnoli (su tutti L'Ermita di Alvaro Palacios annata 1997) - parte 1

Il sesto anno di incontri e degustazioni è partito senz'altro alla grande per il gruppo, visto che in un piovoso martedì di settembre abbiamo potuto degustare il meglio della produzione enologica spagnola, abbinando una sublime pasta e crema di fagioli di montagna e un cotechino di cavallo, vitello e suino acompagnato dalla brevettabile crema di fagioli di Chef Fabrice. La serata è stata sponsorizzata, per quanto riguarda i vini, dall'amico Alessandro (detto anche il Benefattore). La sua personalissima cantina si aggira intorno alle 1.000 bottiglie ed è un vero peccato non averlo più spesso alle nostre cene. La serata non poteva non partire in altro modo se non con un brindisi a base di Cava, nello specifico Pere Ventura Reserva di Tresor. La zona vitivinicola detta Penedes è la patria di questo spumante catalano dalla fama ormai consolidata, che scorre a fiumi sulle ramblas di Barcellona. Le principali uve impiegate sono xarel-lo, macabeo e parellada e vengono coltivate soprat

Serata evento per il 'gruppo dei soliti astemi'

Serata evento per la degustazione del 'gruppo dei soliti astemi'. Nella residenza estiva del gruppo c'era una non comune concentrazione di persone interessanti, ottimi vini e piatti gourmet preparati dallo Chef Daniele Scanziani. Numerosi i vini proposti ma prima di partire con la carrellata delle degustazioni e loro rapida descrizione è un dovere e un onere mostrare il menù che lo chef Daniele Scanziani, ormai un amico, ha preparato per l'occasione. Come antipasti siamo partiti con un delizioso gazpacho di fichi d'India leggermente piccante con seppia marinata al basilico per proseguire con una delicata e leggermente dolce spuma di parmigiano reggiano con composta di fichi, riduzione di nocino e pan brioches. Come primo piatto riso venere con zucchine alla scapece e cruditè di gambero viola per poi passare uovo alla carbonara. Come secondo un gustoso tentacolo di piovra arrostito in salsa alla Luciana per finire con una delicata ma sfiziosa crema di piselli con lon

Il Tignanello (tra gli altri) e il gruppo dei soliti astemi insolitamente al completo

Rientro al completo e alla grande per il gruppo dei soliti astemi. Il 'parterre de roi' dei vini della serata annovera Tignanello, Brunello da Vinci, Ben Ryè e altri vini meno famosi ma che per varietà e qualità hanno reso la serata superlativa. Si parte con un prosecco di cui non è rimasta traccia ma che si è immolato alla causa del brindisi inaugurale della serata. In abbinamento ad uno squisito rotolo di frittata di zucchine, formaggio e speck è stato proposto il Vermentino Belguardo di Mazzei, con i tipici rimandi fruttati, un delicato bouquet di muschio e erba tagliata, mentre al palato si è adagiato su una piacevole nota amarognola. In generale un vino semplice e beverino adatto come starter su piatti freddi e non troppo strutturati. Con la gallina veneta e il suo ripieno di carne abbiamo proposto un Gamay dei Colli del Trasimeno di Duca della Corgna. Il Gamay è il vino del Beaujolais, e questo sicuramente non gli ha giovato nel momento in cui la stella del vino novello u

Rocho Bianchello del Metauro superiore Doc (2018) - Roberto Lucarelli

Al rientro dalle vacanze estive non poteva mancare l'assaggio del primo vino comprato in vacanza. Più precisamente si tratta del poco conosciuto Bianchello del Metauro, vitigno autoctono marchigiano che trova la sua naturale collocazione sulle dolci colline che guardano da poca distanza il mare Adriatico tra Fano e Senigallia. La tradizione lo ha relegato a vino bianco giovane e fresco, diciamo pure beverino, adatto a rinfrescare la calura estiva e ad accompagnare semplici antipasti di mare o primi piatti non eccessivamente strutturati. Roberto Lucarelli (tra gli altri) ne produce una versione più strutturata davvero notevole.  Da sempre Lucarelli rappresenta una pietra miliare della viticoltura marchigiana del Bianchello del Metauro, un vero e proprio portabandiera che con il Rocho è da sempre ai vertici della denominazione. Il Rocho esprime un naso opulento di frutta esotica con un tocco minerale, fiori gialli e sentori aromatici, mentre al palato si mostra di buon peso ma anche