Passa ai contenuti principali

VALPOLICELLA RIPASSO CLASSICO SUPERIORE DOC 2011 - CANTINA VALPOLICELLA NEGRAR



Il mondo delle cooperative è un universo complesso e spesso controverso di cui si potrebbe parlare a lungo.

La Cantina Valpolicella Negrar è una cooperativa che gestisce quasi 600 ettari di vigneti e che sembra aver sposato in pieno il concetto della qualità, attraverso una selezione attenta delle uve dei soci, l'utilizzo di una cantina moderna con vasche in acciaio inox e botti di rovere di medio-grandi dimensioni e un impianto di imbottigliamento indipendente con una capacità di 7.000 bottiglie all'ora.

Questa cooperativa produce Amarone, Recioto, Valpolicella Classico e Ripasso ed è quest'ultima tipologia di vino che ho assaggiato.

I Valpolicella Ripasso hanno da sempre diviso esperti e appassionati tra chi li trova gradevoli soprattutto perchè hanno maggiore struttura dei Valpolicella classici mentre sono meno impegnativi di un Amarone  (anche in termini economici) e chi invece li trova ibridi e stucchevoli.

A mio modesto avviso se si parte da una buona materia prima, hanno avuto un giusto contatto con le vinacce dell'Amarone e risultano equilibrati e  non marmellatosi, possono raggiungere traguardi anche piuttosto ambiziosi.

I vitigni utilizzati sono il corvina al 70%, Corvinone al 15% e Rondinella al 15%.
Il vigneto è situato nella Valpolicella Classica a circa 250-300 metri di altitudine, su un terreno argilloso e a tratti calcareo.

L'uva viene raccolta agli inizi di ottobre e dopo la diraspatura si avvia la macerazione sulle bucce per 10 giorni, con tre follature al giorno. Si passa poi alla conservazione in acciaio fino a febbraio. A questo punto il vino viene a contatto con le vinacce dell'Amarone per circa 15 giorni e successivamente trasferito nelle botti di rovere per 15 mesi; di seguito si svolge l'affinamento in bottiglia per altri 6 mesi.

Il colore è un bel rubino carico mentre le lacrime sono nette, ben distanziate e scendono lente nel bicchiere.

Il profumo è intenso e abbastanza complesso. Riconoscibili le note di viola, amarena e spezie anche se ancora un po' timide.

In bocca è sorprendentemente di nerbo e succoso. Ha una naturale sbilanciatura verso le morbidezze (quindi caldo e morbido) che però non stancano il palato. I tannini vellulati, l'intensità e il finale lungo lo consacrano come un vino davvero notevole, tenendo anche conto dell'eccellente rapporto qualità/prezzo.

Di corpo, se non perfino robusto, si accompagna perfettamente ad uno spezzatino di vitello, in questa giovane primavera che vuol giocare a fare l'inverno.



  


Commenti

Post popolari in questo blog

Barolo Produttori di Portacomaro Docg (2012)

Barolo Produttori di Portacomaro I produttori di Portacomaro è una delle linee di produzione dei Produttori di Govone, cantina sociale del Monferrato capace di produrre circa 3 milioni di bottiglie l'anno vendute in quattro continenti. Nello specifico però il suo Barolo è una vera chicca. In realtà non se ne trova traccia sul web, sia come ricerca di informazioni sia come acquisto. La mia bottiglia è arrivata nella mia cantina come regalo di Natale di parenti, probabilmente a sua volta trovata in qualche pacco aziendale. E' stata quindi con una certa incertezza che ho deciso di portare alla cena di un amico e collega questa bottiglia di Barolo del 2012. In cantina l'ho sempre tenuta sdraiata e lontana da fonti di calore o luce, come da manuale del perfetto sommelier, ma delle sua integrità non ero del tutto convinto. E invece con grande sorpresa, appena stappato, si è subito sprigionato dalla bottiglia una nuance di liquirizia, rabarbaro, chiodi di garofano con accenni ment...

Un Chianti Classico tutto d'Oro (by Piccini)

Chianti Riserva Collezione Oro di Piccini Alcuni quando si parla di Chianti hanno ancora in mente la bottiglia da due litri impagliata, contenente un vino diciamo da tavola piuttosto modesto. Il Chianti che invece siamo abituati ad assaggiare a Baccanera di strada ne ha fatta e tanta. Innanzitutto occorre distinguere tra la zona del Chianti e quella del Chianti Classico. La prima è una zona di produzione molto vasta che comprende le colline tra Firenze, Siena, Arezzo, Pistoia e Pisa, le cosiddette sottozone. In genere il Chianti Docg è un vino che si esprime al meglio entro un paio d'anni, tramite l'esaltazione delle note fresche e piacevolmente fruttate. La zona del Chianti Classico ricopre invece una porzione di territorio più limitata, compresa tra i comuni di Siena e Firenze, includendo i comuni di Castellina in Chianti, Radda in Chianti, Gaiole in Chianti, Greve in Chianti, più una porzione di altri comuni limitrofi. In questa denominazione l'affinamento min...