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I grandi bianchi dell'Alto Adige - Parte I

Nella giornata di lunedì 4 maggio ho partecipato ad un interessante banco di assaggio al Westin Palace di Milano, sede della dinamica delegazione milanese dell'Assiaciazione Italiana Sommelier.
I banchi erano suddivisi tra Pinot bianco, Sauvignon e Gewurztraminer, praticamente i tre vitigni bianchi più diffusi e rappresentativi dell'Alto Adige, con circa 15 vini in degustazione per ognuno dei vitigni.

Si parte chiaramente dal Pinot bianco.




St. Valentin A. A. Pinot Bianco (2013) - St. Michael-Eppan 



Interessante versione di Pinot bianco da parte di St. Michael-Eppan, azienda cooperativa che ha saputo conciliare grandi numeri produttivi a una indiscutibile qualità.
Il pinot bianco St. Valentin ha sensazioni olfattive di spezie e delicate note fruttate di pompelmo e fiori di campo. Nel gusto insiste la freschezza sul palato, mentre la chiusura è tipicamente amarognola.

Anna A.A. Pinot Bianco (2014) - Tiefenbrunner



Tiefenbrunner per chi non lo sapesse ha una storia che parte nel 1848 per arrivare ai giorni nostri con i suoi 25 ettari vitati che l'azienda cura in ogni minimo dettaglio.
Ne deriva un Pinot bianco schietto e caratteristico nei suoi profumi fruttati che ricordano la mela verde, l'uva spina e il lime, mentre al palato si presenta complesso e morbido, con la classica spinta acida comune a tutti i Pinot bianco.
Discreta prova per una storica cantina dell'Alto Adige.

Dellago A.A. Pinot Bianco (2014) - Kellerei Bozen



Cantina di Bolzano è sicuramente più famosa per i suoi rossi, in particolare per il pluripremiato Lagrein Grieser; tuttavia il Pinot bianco non è niente male anche se un gradino sotto rispetto ai due assaggi precedenti.
Un po' timido nei profumi dove si percepiscono con un certo sforzo mela e albicocca, al sorso sfoggia una discreta vena minerale e una piacevole morbidezza.
Unico rammarico la temperatura di servizio decisamente troppo alta (comune ad altri assaggi fatti in seguito).

Prey A.A. Pinot Bianco (2014) - Castel Sallegg



Castel Sallegg era per me un'assoluta novità che devo sinceramente dire non mi ha colpito particolarmente.
Più morbido anche al naso rispetto agli assaggi precedenti, ma anche più neutro sia all'olfatto che al palato.
Apprezzabile l'attacco minerale e i richiami agrumati su un finale che tende un po' a scivolare in fretta dalla bocca.

Palladium A.A. Pinot Bianco (?) - Martini & Sohn



La Martini e Sohn è un'azienda famigliare, nata nel 1979 nelle campagne di Comaiano.
In generale è azienda molto valida e questo Palladium è un vino molto tipico ma al contempo non privo di una sua spiccata personalità, con i suoi profumi pieni, netti, ben definiti di mela verde, pesca e dal gusto fruttato, fresco, dalla beva coinvolgente con finale di media lunghezza.

Plattenriegl A.A. Pinot Bianco (2014) - Girlan



Girlan è produttore famoso per i suoi rossi di pregio come il Pinot nero Trattmann ma anche una interessante cuvèe chiamata Flora.
Nasce come cooperativa di produttori nel lontano 1923 e da allora è punto di riferimento per Cornaiano e dintorni.
Il loro Pinot bianco, l'ultimo di tutti gli assaggi di questo tipo di vino, non mi ha lasciato delle particolare sensazioni, nè particolarmente positive e nemmeno negative, ma si è semplicemente perso dietro a gusti e profumi dei vini in precedenza degustati, segno che con il Pinot bianco ero arrivato al capolinea.
Se dovessi dare un giudizio sarebbe indubbiamente superficiale, quindi mi riprometto di rimandare ad un'altra occasione assaggio e relative impressioni.

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