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BARBERA D'ASTI LAVIGNONE DOCG (2011) - PICO MACCARIO



Arrivando dalla statale che collega Alessandria ad Acqui Terme e dopo aver svoltato a destra a circa metà strada in direzione di Mombaruzzo e Nizza Monferrato ci si inoltra in un paesaggio diverso, dove la vite sostituisce il grano e il granoturco.
Si incontrano piccoli paesi su una strada che si fa via via sempre più stretta con leggeri saliscendi.
Dopo aver superato San Rocco si incontra sulla sinistra una collina dai pendii dolci e coltivata interamente a vite, coi filari ben tenuti e una rosa all'inizio di ogni filare.
Un cartello indica l'inizio della tenuta di Pico Maccario, importante produttore dell'alto Monferrato, e proseguendo sulla stessa strada ci si imbatte sulla destra nel poderoso cancello in ferro battuto dell'entrata.



Pico Maccario qui è sinonimo di modernità, visione di lungo periodo, investimenti in vigna, in cantina ma anche nel marketing, concetto quasi sconosciuto da queste parti.
Il Lavignone, Barbera 100%, uve provenienti unicamente da vigneti di proprietà è stata inserita nel 2012 da Wine Spectator tra i 100 migliori vini come rapporto qualità-prezzo.
Il vino fa un semplice affinamento in vasche di acciaio per 9 mesi e un ulteriore affinamento di qualche mese in bottiglia prima di essere messo in commercio.

Apro il tappo di sughero e subito un buon profumo di fiori si espande intorno alla bottiglia.
Lo verso nel bicchiere: il colore è rosso rubino vivo.
Portandolo al naso si fanno strada prima i sentori di frutta matura, su tutto ciliegia, amarena e prugna, poi eleganti note speziate e floreali soprattutto la viola appassita.
Infine, ma solo dopo un po' di pazienza, si distingue una buona mineralità. Lo definisco intenso per il bell'impatto al naso, complesso e in generale con un bouquet intrigante.
Lo porto in bocca; è succoso, pieno, con tannini gentili, forse un po' troppo per i miei personali gusti o forse per assecondare i palati d'oltreoceano.
Si distingue per una buona sensazione pseudocalorica, sicuramente fresco, di corpo, equilibrato e fine.
Ritornano delle note fruttate, su tutte la confettura, molto ben dosate da una buona sapidità.

Elegante è la parola adatta a questo barbera d'asti, ottima espressione di un territorio vocato al vino, che ha conosciuto momenti di gloria e di crisi, ma sempre in grado di rigenerarsi con il lavoro serio di gente testarda e convinta della bontà della propria terra e del proprio modo di lavorare.


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