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La piccola ma determinata Doc Tullum: Pecorino (2016) e Montepulciano (2012) di Feudo Antico





La Doc Tullum è una o forse la più piccola doc d’Italia. E’ nata nel 2008 dietro sollecitazione della Cantina Tollo per una corretta valorizzazione del territorio e ha il suo centro naturale proprio a Tollo.
Come detto la Dop è piccola, circa 300 ettari, ma riesce lo stesso a inglobare territori molto diversi da loro, che vanno dal mare Adriatico alle prime pendici del Massiccio della Maiella.
Tra le aziende che si sono avventurate in questa Doc, l’azienda Feudo Antico è tra le più giovani, essendo nata solo nel 2006 grazie all’interesse di una ventina di soci piuttosto giovani.
La filosofia aziendale è coerente con le più recenti sfide con cui la viticoltura si sta scontrando nei nostri giorni, quindi basso impatto ambientale, processi biologici e riscoperta e utilizzo di alcuni processi tradizionali.
Il tutto passa attraverso la valorizzazione di Montepulciano, Trebbiano d’Abruzzo, Passerina e Pecorino, quindi i vitigni autoctoni per eccellenza d’Abruzzo.
Ho di recente assaggiato due prodotti dell’azienda.

Il Pecorino annata 2016 ha una impronta vitale, salina, intensa dove si percepiscono netti e decisi i sentori fruttati della pesca, quelli floreali dei fiori gialli, per finire con note di macchia mediterranea e mentuccia.
Il sorso è pieno, sapido, sontuoso ma anche scorrevole e dotato di una agile freschezza che rende il palato pieno e soddisfatto.


Il Rosso annata 2012 è composto da uve Montepulciano ha un forte impatto floreale e fruttato, con una leggera concessione al pepe nero.
Più immediato e meno complesso del Pecorino, con i suoi tannini fitti e decisi è comunque un buon vino e si sposa con una infinità di piatti della cucina di tutti i giorni.


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