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L'emergente Brunello di Montalcino di Fattoi

Brunello di Montalcino di Fattoi

Il mix virtuoso di produttori bravi e svegli, un terroir particolarmente vocato e un marketing che riesce a fare sistema, ha portato in pochi anni il Brunello di Montalcino a presentarsi a pieno titolo sulle migliori tavole del mondo, al pari di altri terroir famosi come Bordeaux, California e Borgogna.
Un successo ampiamente meritato, nonostante negli ultimi anni sia stato più volte minacciato da scandali a cui i media affamati di notizie hanno dato molto risalto.
Rimangono invece i vini a parlare del Brunello come questo 2010 di Fattoi, produttore emergente di cui ho assaggiato una strepitosa bottiglia in occasione di una cena con altri amici appassionati.
L'azienda ha sede a Montalcino, in località Podere Capanna, alla confluenza dei fiumi Ombrone e Orcia, su una superficie complessiva di 70 ettari di cui 9 coltivati a Sangiovese da cui vengono ricavati 3 vini, 5 occupati da un antico oliveto e i restanti occupati a bosco e frumento.
Quindi una biodiversità che, come ho avuto modo più volte di sottolineare su questo blog, ritengo sia un fattore determinante per lo sviluppo di una vite di qualità.

Piacevoli sensazioni di volume e complessità accompagnano gli aromi di frutta matura ben amalgamati nel bouquet complessivo, che si articola in sensazioni di sottobosco, felce, humus, insieme a variegati profumi di erbe aromatiche, foglie e pepe nero con finale etereo.
Se l'olfatto è riconoscibilmente di grande spessore anche per un semplice medio bevitore, il sorso non solo ne è all'altezza ma aggiunge qualcosa di originale, che si interseca meravigliosamente con la tipicità del Brunello di Montalcino.
Sorso pieno e quasi controverso in grado di evolvere e raccogliere sensazioni molto diverse nei vari assaggi.
Buona progressione con ancora delle note giovanili nel tannino, acidità e alcol che regalano una beva complessa ed elegante, con finale decisamente sapido.
In attesa dell'equilibrio perfetto si attesta come una delle migliori bevute di Brunello che mi ricordi di avere fatto, complice l'accompagnamento con una bistecca di fassona.







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