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Il Sangue d'Oro (Passito di Pantelleria) di Carole Bouquet

Sangue dOro di Carole Bouquet

Non è certo la prima volta che mi capita di assaggiare un Passito di Pantelleria e tutte le volte mi stupisco di quanto bene si lavori su questa isola, arida e sferzata dai venti per la maggior parte dell'anno, dove da sempre viene coltivato lo Zibibbo per la produzione di un passito che nella maggior parte dei casi è qualcosa di poco più che artigianale.



In questo caso il produttore è Carol Bouquet, famosa attrice francese che si è innamorata di quest'isola e che ha deciso di investire in un terreno in abbandono e di renderlo di nuovo produttivo impiantando Zibibbo, su un terreno composto da rocce di origine vulcanica e con una buona presenza di limo argilloso.

Dopo i primi anni nei quali l'uva veniva conferita ad una cantina esterna, è iniziata la collaborazione con l'enologo Lanati, già consulente di altre importanti realtà viticole sparse per l'Italia, e di conseguenza si è passati alla vinificazione in proprio e ad una produzione di circa 14.000 bottiglie annue.
Fin dal 2005, prima annata prodotta, si è potuto riscontrare l'elevato livello qualitativo medio del passito chiamato Sangue d'Oro, qualità che si è affinata sempre più negli ultimi anni e confermata dai diversi premi e riconoscimenti attribuiti.

Venendo alla degustazione, il bicchiere si presenta di un giallo ambrato caldo e piuttosto carico, mentre all'olfatto si sprigionano variegati e complessi sentori di confettura di albicocca, miele, arancia, uva passa, canditi e fichi secchi, con una profondità che impressiona anche l'olfatto più esperto.
In bocca si dispiega su un nerbo acido di tutto rispetto bilanciato da una dolcezza e una sapidità mediterranea, in un quadro generale di grande generosità ed equilibrio complessivo.
E' un vino al contempo suggestivo (nel degustarlo richiama l'immagine di campi di grano che cuociono sotto il sole estivo del sud) e di grande precisione tecnica dovuta ad una lavoro in vigna e in cantina ben fatto e senza alcuna sbavatura.
Ovviamente l'abbinamento con i formaggi erborinati è quasi d'obbligo.


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