Passa ai contenuti principali

Chambave Muscat Vallée d'Aoste Doc (2013) - La Crotta di Vegneron

Chambave Muscat di La Crotta di Vegneron

La viticoltura in Valle d'Aosta è limitata alla valle solcata dalla Dora Baltea, con vigneti terrazzati scavati nelle montagne che dominano la valle.
Si tratta naturalmente di una viticoltura di montagna, dove la meccanizzazione è ridotta al mimino dalle forti pendenze, mentre fondamentale è il fattore umano.
Poi ci sono altri vantaggi legati alle eccezionali condizioni climatiche, come ad esempio la particolarità di scarse precipitazioni, unite ad una buona ventilazione e ad escursioni termine rilevanti con giornate estive calde e notti piuttosto fredde.



Tutte queste condizioni insieme favoriscono la perfetta maturazione e sanità dell'uva raccolta, le quali se combinate con una accurata selezione dei grappoli e al ridotto utilizzo di trattamenti nel rispetto dell'ambiente e del consumatore, portano necessariamente a porre solide basi per la creazione di una bottiglia che dovrebbe avere un livello qualitativo medio piuttosto elevato.

In questa bella regione opera nei pressi di Chambave, piccolo comune poco lontano da Aosta, la Cooperativa La Crotta di Vegneron, nata nel 1980 con 25 soci e che oggi ne conta più di 80.
Questa cooperativa ha la caratteristica di avere un portafoglio prodotti molto variegato che va dai vitigni autoctoni come Fumint, Petit rouge, Muscat, ai vitigni internazionali come Pinot Noir, Gamay, Muller Thurgau e altri.


L'altezza dei vigneti è piuttosto elevata (500-800 mslm), mentre le condizioni climatiche sono quelle già spiegate e che caratterizzano all'incirca tutta la regione.
A tutto questo si può aggiungere che questo tipo di viticoltura è da considerare quasi artigianale se si considera che 80 soci concorrono alla produzione di sole 200.000 bottiglie.
Di questa cooperativa ho assaggiato un loro caratteristico Chambave Muscat, che nasce su un terreno morenico e sabbioso, con numero di ceppi per ettaro elevato e basse rese.
La vendemmia viene realizzata tra la fine di settembre e i primi di ottobre, mentre la vinificazione avviene in acciaio, con macerazioni pellicolari pre-fermentative a freddo per 36-48 ore e successivo affinamento sulle fecce fini per 5 mesi sempre solo in acciaio.

Se ne ottiene un vino giallo paglierino cristallino, con un importante impatto al naso dato dalla componente aromatica dell'uva, che poi si svolge sulle note di camomilla, te, miele d'acacia, con un accenno di mentuccia e salvia.
Il palato è saldamente minerale come un po' tutti i vini della zona grazie al composizione del terreno, di medio corpo e di buona freschezza.
A volergli trovargli un difetto la mia bottiglia mancava un po' della spinta calda data tipicamente dall'alcol, mentre la permanenza finale in bocca è nella media.
E' un prodotto con uno stampo unico e inconfondibile, mi azzardo a dire che (probabilmente) lo riconoscerei anche in una degustazione alla cieca.
Io lo consiglierei con formaggi di media stagionatura o minestre di farro e orzo.









Commenti

Post popolari in questo blog

VALPOLICELLA RIPASSO CLASSICO SUPERIORE DOC 2011 - CANTINA VALPOLICELLA NEGRAR

Il mondo delle cooperative è un universo complesso e spesso controverso di cui si potrebbe parlare a lungo. La Cantina Valpolicella Negrar è una cooperativa che gestisce quasi 600 ettari di vigneti e che sembra aver sposato in pieno il concetto della qualità, attraverso una selezione attenta delle uve dei soci, l'utilizzo di una cantina moderna con vasche in acciaio inox e botti di rovere di medio-grandi dimensioni e un impianto di imbottigliamento indipendente con una capacità di 7.000 bottiglie all'ora. Questa cooperativa produce Amarone, Recioto, Valpolicella Classico e Ripasso ed è quest'ultima tipologia di vino che ho assaggiato. I Valpolicella Ripasso hanno da sempre diviso esperti e appassionati tra chi li trova gradevoli soprattutto perchè hanno maggiore struttura dei Valpolicella classici mentre sono meno impegnativi di un Amarone  (anche in termini economici) e chi invece li trova ibridi e stucchevoli. A mio modesto avviso se si parte da una buona ma...

Barolo Produttori di Portacomaro Docg (2012)

Barolo Produttori di Portacomaro I produttori di Portacomaro è una delle linee di produzione dei Produttori di Govone, cantina sociale del Monferrato capace di produrre circa 3 milioni di bottiglie l'anno vendute in quattro continenti. Nello specifico però il suo Barolo è una vera chicca. In realtà non se ne trova traccia sul web, sia come ricerca di informazioni sia come acquisto. La mia bottiglia è arrivata nella mia cantina come regalo di Natale di parenti, probabilmente a sua volta trovata in qualche pacco aziendale. E' stata quindi con una certa incertezza che ho deciso di portare alla cena di un amico e collega questa bottiglia di Barolo del 2012. In cantina l'ho sempre tenuta sdraiata e lontana da fonti di calore o luce, come da manuale del perfetto sommelier, ma delle sua integrità non ero del tutto convinto. E invece con grande sorpresa, appena stappato, si è subito sprigionato dalla bottiglia una nuance di liquirizia, rabarbaro, chiodi di garofano con accenni ment...

Un Chianti Classico tutto d'Oro (by Piccini)

Chianti Riserva Collezione Oro di Piccini Alcuni quando si parla di Chianti hanno ancora in mente la bottiglia da due litri impagliata, contenente un vino diciamo da tavola piuttosto modesto. Il Chianti che invece siamo abituati ad assaggiare a Baccanera di strada ne ha fatta e tanta. Innanzitutto occorre distinguere tra la zona del Chianti e quella del Chianti Classico. La prima è una zona di produzione molto vasta che comprende le colline tra Firenze, Siena, Arezzo, Pistoia e Pisa, le cosiddette sottozone. In genere il Chianti Docg è un vino che si esprime al meglio entro un paio d'anni, tramite l'esaltazione delle note fresche e piacevolmente fruttate. La zona del Chianti Classico ricopre invece una porzione di territorio più limitata, compresa tra i comuni di Siena e Firenze, includendo i comuni di Castellina in Chianti, Radda in Chianti, Gaiole in Chianti, Greve in Chianti, più una porzione di altri comuni limitrofi. In questa denominazione l'affinamento min...