Passa ai contenuti principali

SANTA CROCE SALICE SALENTINO RISERVA DOC ( 2011) - VIGNETI REALE



La Puglia è una di quelle regioni italiane che per l'azione combinata di clima, terreno e vitigni sembra fatta apposta per produrre vino e olio extravergine di qualità.
Probabilmente se ne sono accorti anche i produttori pugliesi, anche se in forte ritardo, perchè è da ormai diversi anni si producono vini fortemente espressione del territorio, che derivano da tre vitigni autoctoni chiave e non solo per la viticultura pugliese come Primitivo, Negroamaro e Nero di Troia.
E diverse sono le denominazioni o i vini da assaggiare come il particolarissimo Cacc'e Mmitte di Lucera, o un interessante bianco dolce come il Moscato di Trani, e ancora il Bombino bianco e la Malvasia nera ....
Insomma un universo vitivinicolo da scoprire, come ad esempio il Salento dove il Negroamaro regna incontrastato e da vita al Salice Salentino, vino rosso potente e strutturato.

In questo contesto e più precisamente a Cellino San Marco, opera la Vigneti Reale, azienda famigliare che ha nel suo dna la viticoltura da più di un secolo e che oggi lavora una tenuta composta da 250 ettari di vigne, quasi tutte formate da autoctoni pugliesi come la Malvasia, il Negroamaro e il Primitivo.
Ed è da un assemblaggio di Negroamaro (80%) e Malvasia nera (20%), che nasce il loro vino di punta chiamato Santa Croce, un Salice Salentino riserva che affina 12 mesi in barriques di rovere francese e altri 6 mesi in bottiglia.

Nel bicchiere è rosso rubino scuro intenso e impenetrabile, colore che ti da già l'idea di vino robusto e strutturato.
Al naso il bouquet di frutta rossa matura è messo in secondo piano da un legno di sottofondo e da una buona speziatura che rimane nell'olfatto e nel ricordo.
Al gusto è strutturato, quasi robusto, con tannini vigorosi e ancora un po' verdi, un vino che mostra i muscoli ma che a mio avviso, per l'annata in questione, va lasciato ancora in bottiglia almeno un paio d'anni e senza nulla rischiare vista la longevità del vitigno.

Gli abbinamenti consigliati sono senz'altro con carni rosse, formaggi stagionati o primi piatti con sughi di selvaggina.


Commenti

Post popolari in questo blog

VALPOLICELLA RIPASSO CLASSICO SUPERIORE DOC 2011 - CANTINA VALPOLICELLA NEGRAR

Il mondo delle cooperative è un universo complesso e spesso controverso di cui si potrebbe parlare a lungo. La Cantina Valpolicella Negrar è una cooperativa che gestisce quasi 600 ettari di vigneti e che sembra aver sposato in pieno il concetto della qualità, attraverso una selezione attenta delle uve dei soci, l'utilizzo di una cantina moderna con vasche in acciaio inox e botti di rovere di medio-grandi dimensioni e un impianto di imbottigliamento indipendente con una capacità di 7.000 bottiglie all'ora. Questa cooperativa produce Amarone, Recioto, Valpolicella Classico e Ripasso ed è quest'ultima tipologia di vino che ho assaggiato. I Valpolicella Ripasso hanno da sempre diviso esperti e appassionati tra chi li trova gradevoli soprattutto perchè hanno maggiore struttura dei Valpolicella classici mentre sono meno impegnativi di un Amarone  (anche in termini economici) e chi invece li trova ibridi e stucchevoli. A mio modesto avviso se si parte da una buona ma...

Barolo Produttori di Portacomaro Docg (2012)

Barolo Produttori di Portacomaro I produttori di Portacomaro è una delle linee di produzione dei Produttori di Govone, cantina sociale del Monferrato capace di produrre circa 3 milioni di bottiglie l'anno vendute in quattro continenti. Nello specifico però il suo Barolo è una vera chicca. In realtà non se ne trova traccia sul web, sia come ricerca di informazioni sia come acquisto. La mia bottiglia è arrivata nella mia cantina come regalo di Natale di parenti, probabilmente a sua volta trovata in qualche pacco aziendale. E' stata quindi con una certa incertezza che ho deciso di portare alla cena di un amico e collega questa bottiglia di Barolo del 2012. In cantina l'ho sempre tenuta sdraiata e lontana da fonti di calore o luce, come da manuale del perfetto sommelier, ma delle sua integrità non ero del tutto convinto. E invece con grande sorpresa, appena stappato, si è subito sprigionato dalla bottiglia una nuance di liquirizia, rabarbaro, chiodi di garofano con accenni ment...

STRANGOLAGALLI FIANO 2011 - ALOIS

Indeciso sul vino da bere, mi ritrovo davanti alla mia (scarsa) riserva di bottiglie a osservare etichette e colori. L'occhio mi cade curioso su un Fiano del 2011 dell'azienda agricola Alois di Pontelatone in provincia di Caserta, dalla bottiglia chiara e allungata con una semplice ed elegante etichetta marrone chiaro. Non conoscevo questo piccolo produttore e cerco qualche informazione sul web. Stappato e versato il vino nell'apposito bicchiere che utilizzo per le degustazioni scopro subito un bellissimo colore giallo oro vivace e brillante, che fa pensare ad un vino prodotto con uve raccolte nella piena fase della loro maturità. E' una piacevole parentesi di luce e colore che ricordano l'estate in questo lungo inverno nevoso. Al naso si rivela un po' timido. In gergo Ais si definirebbe abbastanza intenso e abbastanza complesso e ancora abbastanza fine. Al naso è leggermente fruttato e minerale, con sentori di frutta secca. Sicuramente mi aspett...