Passa ai contenuti principali

VITIANO IGP (2011) - AZIENDA VINICOLA FALESCO

Vitiano di Falesco


L'area geografica a sud di Orvieto, intorno al lago di Corbara, è storicamente sempre stata una zona molto vocata per la coltivazione della vite anche se, negli ultimi decenni, piuttosto in declino per la mancanza di aziende in grado di investire seriamente sul territorio.
Siamo sul confine con il Lazio, non lontano dal lago di Bolsena, con le sue tipiche colline coltivate a vite e a olivi, le strade strette delimitate da muretti a secco e la visuale che spazia su un paesaggio rurale di rara bellezza.

Qui i fratelli Cotarella hanno acquistato l'azienda agricola Marciliano, individuando i terreni adatti per la coltivazione di Merlot, Cabernet, Sangiovese, e tramite un esperimento effettuato in collaborazione con l'Università della Tuscia, anche Nero d'Avola, Primitivo, Montepulciano, Teroldego, e ancora varietà del tutto particolari come Carmenere, Tannat e Malbech.
Insomma prevale la voglia di sperimentare, di rompere gli schemi e di sorprendere (critici e non) anche con iniziative come il Wine Team Research, nato su iniziativa dello stesso Cotarella e di una equipe scientifica dell'Università della Tuscia, che vede la partecipazione di un nutrito numero di aziende che hanno iniziato una produzione di vini senza l'utilizzo di solfiti. Ne risulterebbero vini strutturati, con un impianto olfattivo molto ampio e potenzialmente longevi; chiaramente qui il condizionale è d'obbligo trattandosi di esperimento.

Leggendo un articolo sul questo tema, mi sono ricordato del Vitiano di Falesco, che mi aspettava in cantina da qualche mese.
Merlot, Cabernet e Sangiovese in parti uguali, assemblati in periodi diversi, lungo contatto con le bucce e malolattica svolta in barrique, dove il vino fa un veloce passaggio di tre mesi prima dell'affinamento in bottiglia.
Rosso rubino carico e buona consistenza nel bicchiere.
Al naso possiede un bouquet complesso di ciliegia e mora, che si percepisce anche solo stappando la bottiglia; infine si nota piuttosto chiaramente (un po' troppo per i miei gusti su un vino così immediato) un sottofondo di tabacco.
Al palato è piacevole, equilibrato nelle sue diverse componenti, con un discreto patrimonio di acidità, tannini vellutati, verticale e perfettamente centrato sul palato.
È un vino che si beve con estrema facilità, costruito per piacere ad una fetta ampia di pubblico, morbido quanto basta, se vogliamo senza grandi sorprese.
Nel complesso è un vino gentile, di certo non nervoso, ma con una certa struttura e dalla grande versatilità in abbinamento a piatti non particolarmente complessi.

Commenti

  1. Ho scoperto il Vitiano una decina di anni fa grazie a degli amici appassionati della zona e devo dire che è uno dei migliori vini per rapporto qualità-prezzo che abbia mai assaggiato. Concordo sulla ciliegia così come concordo assolutamente sulla facile beva. Quando lo porto a delle cene con amici ha sempre un buon successo ma d'altra parte con Cotarella è difficile sbagliare!

    RispondiElimina
  2. Grazie Maxime. A proposito di Cotarella, ho avuto l'occasione di conoscerlo ad una verticale di Montiano, nella quale oltre a farci bere un gran vino ha parlato a ruota libera per due ore di argomenti molto interessanti legati chiaramente al mondo enoico. Davvero un bel personaggio.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Barolo Produttori di Portacomaro Docg (2012)

Barolo Produttori di Portacomaro I produttori di Portacomaro è una delle linee di produzione dei Produttori di Govone, cantina sociale del Monferrato capace di produrre circa 3 milioni di bottiglie l'anno vendute in quattro continenti. Nello specifico però il suo Barolo è una vera chicca. In realtà non se ne trova traccia sul web, sia come ricerca di informazioni sia come acquisto. La mia bottiglia è arrivata nella mia cantina come regalo di Natale di parenti, probabilmente a sua volta trovata in qualche pacco aziendale. E' stata quindi con una certa incertezza che ho deciso di portare alla cena di un amico e collega questa bottiglia di Barolo del 2012. In cantina l'ho sempre tenuta sdraiata e lontana da fonti di calore o luce, come da manuale del perfetto sommelier, ma delle sua integrità non ero del tutto convinto. E invece con grande sorpresa, appena stappato, si è subito sprigionato dalla bottiglia una nuance di liquirizia, rabarbaro, chiodi di garofano con accenni ment

I Cannonau Vigna Sorella e Chidera, annata 2014

Stiamo ancora in Sardegna per parlare di Cannonau, vitigno autoctono dell'isola dalle origini antichissime riscoperto in alcuni vasi di ceramica del XII secolo a.C. Puntuale come il Natale, ho letto di recente dell'ennesima ricerca internazionale che parla del vino rosso e delle sue proprietà antiossidanti, che nel caso del Cannonau pare siano particolarmente importanti. Che lo siano o meno non credo che questo porti a consumare più vino chi solitamente non ne beve, ma di sicuro aiuta la consapevolezza generale che bere poco ma bene, contribuisce a migliorare la qualità della vita oltre ad essere un piccolo tassello di un complicato puzzle, che affiancato a tanti altri comportamenti corretti nella vita di tutti i giorni, può aiutare e influire positivamente sulla salute di ogni individuo. Tornando più direttamente al nostro amato Cannonau, è anche il vino rosso che più di ogni altro richiama alla memoria la Sardegna, con tutto il suo carico di nostalgici ricordi di una

VALPOLICELLA RIPASSO CLASSICO SUPERIORE DOC 2011 - CANTINA VALPOLICELLA NEGRAR

Il mondo delle cooperative è un universo complesso e spesso controverso di cui si potrebbe parlare a lungo. La Cantina Valpolicella Negrar è una cooperativa che gestisce quasi 600 ettari di vigneti e che sembra aver sposato in pieno il concetto della qualità, attraverso una selezione attenta delle uve dei soci, l'utilizzo di una cantina moderna con vasche in acciaio inox e botti di rovere di medio-grandi dimensioni e un impianto di imbottigliamento indipendente con una capacità di 7.000 bottiglie all'ora. Questa cooperativa produce Amarone, Recioto, Valpolicella Classico e Ripasso ed è quest'ultima tipologia di vino che ho assaggiato. I Valpolicella Ripasso hanno da sempre diviso esperti e appassionati tra chi li trova gradevoli soprattutto perchè hanno maggiore struttura dei Valpolicella classici mentre sono meno impegnativi di un Amarone  (anche in termini economici) e chi invece li trova ibridi e stucchevoli. A mio modesto avviso se si parte da una buona ma