Passa ai contenuti principali

Vieux Chateau Saint Andrè (2010) - Saint-Emillon


Saint-Emillon è la più antica area viticola del territorio bordolese ed è caratterizzata dall'utilizzo quasi esclusivo di due vitigni come il Merlot e il Cabernet Franc, che in genere danno vita a vini rossi eleganti ma anche piacevolmente vigorosi e strutturati.
Il clima è oceanico, temperato e umido, con temperature dolci in estate e una insolazione piuttosto limitata che rallenta la maturazione delle uve e che determina basse rese.
Il territorio è formato da grave, silice e argilla con un plateau di calcare stratificato intorno alla cittadina di Saint-Emillion.
Questo particolare terroir permette ai vini di mettere in mostra un tannino di rara eleganza e ottimo potenziale di affinamento.
Da queste parti l'attenzione alla maturazione tecnologica, fenolica e aromatica delle uve è quasi un credo, mentre è ovviamente molto utilizzata la tradizionale barrique bordolese.
In quest'area particolarmente fortunata da un punto di vista viticolo opera Jean Claude Berrouet, francese di origini basche, uno dei più importanti enologi francesi il cui nome è legato ad aziende agricole di importanza mondiale come Chateau Petrus a Pomerol e Dominus Estate in California. 
Nel 1964 comincia la sua attività da Petrus, contribuendo a far crescere la fama del Merlot ai livelli internazionali, con stuolo di successivi imitatori praticamente infinito sia in Francia che all'estero. 
E’ sempre stato un enologo di stampo classico, ed è tuttora considerato una vera autorità per quanto riguarda il vitigno Merlot. 
I suoi vini sono sempre stati equilibrati, eleganti, e soprattutto sono l'espressione delle loro origini e del terroir. 
Dopo una vita da Petrus si è dedicato con maggiore passione e tempo ai vini di proprietà di famiglia tra cui una realtà di piccola dimensione come Vieux Chateau Saint Andrè, di circa 6 ettari, con le denominazione Montagne Saint Emilion.
Anche con i suoi vini ha riproposto dei vini rispettosi del territorio e delle uve da cui provengono, senza nessuna forzatura nelle estrazioni e senza l'utilizzo eccessivo e snaturante del legno. 
Il vino deve essere la più pura espressione del terroir, cercando di favorirne l’eleganza, la raffinatezza e in questo caso si può affermare che non è solo un motto aziendale ma si può riscontrare assaggiando questo vino in parte Merlot e in parte Cabernet Franc.

Profumo intenso di frutto scuro, pepe ed erbe officinali, mentre il sorso è intenso, armonico e riccamente speziato, con un tannino avvolgente e ricco di frutto.
E beviamo ogni tanto francese !!!





Commenti

Post popolari in questo blog

Barolo Produttori di Portacomaro Docg (2012)

Barolo Produttori di Portacomaro I produttori di Portacomaro è una delle linee di produzione dei Produttori di Govone, cantina sociale del Monferrato capace di produrre circa 3 milioni di bottiglie l'anno vendute in quattro continenti. Nello specifico però il suo Barolo è una vera chicca. In realtà non se ne trova traccia sul web, sia come ricerca di informazioni sia come acquisto. La mia bottiglia è arrivata nella mia cantina come regalo di Natale di parenti, probabilmente a sua volta trovata in qualche pacco aziendale. E' stata quindi con una certa incertezza che ho deciso di portare alla cena di un amico e collega questa bottiglia di Barolo del 2012. In cantina l'ho sempre tenuta sdraiata e lontana da fonti di calore o luce, come da manuale del perfetto sommelier, ma delle sua integrità non ero del tutto convinto. E invece con grande sorpresa, appena stappato, si è subito sprigionato dalla bottiglia una nuance di liquirizia, rabarbaro, chiodi di garofano con accenni ment

I Cannonau Vigna Sorella e Chidera, annata 2014

Stiamo ancora in Sardegna per parlare di Cannonau, vitigno autoctono dell'isola dalle origini antichissime riscoperto in alcuni vasi di ceramica del XII secolo a.C. Puntuale come il Natale, ho letto di recente dell'ennesima ricerca internazionale che parla del vino rosso e delle sue proprietà antiossidanti, che nel caso del Cannonau pare siano particolarmente importanti. Che lo siano o meno non credo che questo porti a consumare più vino chi solitamente non ne beve, ma di sicuro aiuta la consapevolezza generale che bere poco ma bene, contribuisce a migliorare la qualità della vita oltre ad essere un piccolo tassello di un complicato puzzle, che affiancato a tanti altri comportamenti corretti nella vita di tutti i giorni, può aiutare e influire positivamente sulla salute di ogni individuo. Tornando più direttamente al nostro amato Cannonau, è anche il vino rosso che più di ogni altro richiama alla memoria la Sardegna, con tutto il suo carico di nostalgici ricordi di una

VALPOLICELLA RIPASSO CLASSICO SUPERIORE DOC 2011 - CANTINA VALPOLICELLA NEGRAR

Il mondo delle cooperative è un universo complesso e spesso controverso di cui si potrebbe parlare a lungo. La Cantina Valpolicella Negrar è una cooperativa che gestisce quasi 600 ettari di vigneti e che sembra aver sposato in pieno il concetto della qualità, attraverso una selezione attenta delle uve dei soci, l'utilizzo di una cantina moderna con vasche in acciaio inox e botti di rovere di medio-grandi dimensioni e un impianto di imbottigliamento indipendente con una capacità di 7.000 bottiglie all'ora. Questa cooperativa produce Amarone, Recioto, Valpolicella Classico e Ripasso ed è quest'ultima tipologia di vino che ho assaggiato. I Valpolicella Ripasso hanno da sempre diviso esperti e appassionati tra chi li trova gradevoli soprattutto perchè hanno maggiore struttura dei Valpolicella classici mentre sono meno impegnativi di un Amarone  (anche in termini economici) e chi invece li trova ibridi e stucchevoli. A mio modesto avviso se si parte da una buona ma