Passa ai contenuti principali

Sauternes Chateaux Simon, annata 2010

Sauternes di Chateaux Simon

Secondo la legislazione francese i Sauternes, raggruppati nelle tre Aoc Sauternes, Barsac e Cérons, sono considerati Vin blanc liquoreux.
Sono uve di Semillon e Sauvignon blanc, con prevalenza del primo vitigno, che subiscono una sovramaturazione in vigna, a cui si aggiunge la particolarità di essere attaccati dalla Botrytis Cinerea, una particolare muffa che si presenta in condizioni del tutto particolari e cioè alla presenza ad un certo punto della maturazione di particolari condizioni di umidità, seguito da un periodo piuttosto secco.
La Botrytis Cinerea ha l'effetto di consumare l'acqua dell'acino, permettendo la concentrazione delle sostanze in poca, importantissima polpa, mentre il periodo secco successivo consente di proseguire l'azione di disidratazione degli acini e il loro naturale arricchimento in glicerina e zuccheri.
Chiaramente le irregolarità atmosferiche che si stanno sempre più concretizzando negli ultimi anni, rendono sempre più difficile la coincidenza di questi fattori metereologici e climatici.

Il Sauternes di Chateuax Simon che ho assaggiato una sera di fine luglio con gli amici di sempre, deriva in realtà dalla Aoc Barsac, che a differenza della Aoc Sauternes viene prodotto con uve dell'omonimo comune e che anche se molto simile alla più famosa Aoc, si differenziano per un sorso più dolce e risultano meno marcati dal sentore di muffa che accomuna tutti i Sauternes.

Il colore del Sauternes, annata 2010, di Chateaux Simon gioca su sfumature che si posizionano tra l'oro antico e l'ambrato.
L'attività olfattiva che è in grado di sviluppare è incredibilmente ampia e variegata, un vero e proprio mosaico di sentori come gli agrumi, le spezie dolci, la pesca e l'albicocca disidratata, lo zafferano, oltre naturalmente all'inconfondibile nota di muffa che caratterizza questi vini.
Interessante anche il sorso, che vira presto su note morbidissime, con particolare enfasi sull'alternanza dolcetta-sapidità-freschezza, con importanti apporti di miele e mela cotogna.
Il sorso sfuma dolcemente su note setose e opulenti, rimanendo sul palato per un tempo praticamente infinito.
Chapeaux !!!



 

Commenti

Post popolari in questo blog

Barolo Produttori di Portacomaro Docg (2012)

Barolo Produttori di Portacomaro I produttori di Portacomaro è una delle linee di produzione dei Produttori di Govone, cantina sociale del Monferrato capace di produrre circa 3 milioni di bottiglie l'anno vendute in quattro continenti. Nello specifico però il suo Barolo è una vera chicca. In realtà non se ne trova traccia sul web, sia come ricerca di informazioni sia come acquisto. La mia bottiglia è arrivata nella mia cantina come regalo di Natale di parenti, probabilmente a sua volta trovata in qualche pacco aziendale. E' stata quindi con una certa incertezza che ho deciso di portare alla cena di un amico e collega questa bottiglia di Barolo del 2012. In cantina l'ho sempre tenuta sdraiata e lontana da fonti di calore o luce, come da manuale del perfetto sommelier, ma delle sua integrità non ero del tutto convinto. E invece con grande sorpresa, appena stappato, si è subito sprigionato dalla bottiglia una nuance di liquirizia, rabarbaro, chiodi di garofano con accenni ment

VALPOLICELLA RIPASSO CLASSICO SUPERIORE DOC 2011 - CANTINA VALPOLICELLA NEGRAR

Il mondo delle cooperative è un universo complesso e spesso controverso di cui si potrebbe parlare a lungo. La Cantina Valpolicella Negrar è una cooperativa che gestisce quasi 600 ettari di vigneti e che sembra aver sposato in pieno il concetto della qualità, attraverso una selezione attenta delle uve dei soci, l'utilizzo di una cantina moderna con vasche in acciaio inox e botti di rovere di medio-grandi dimensioni e un impianto di imbottigliamento indipendente con una capacità di 7.000 bottiglie all'ora. Questa cooperativa produce Amarone, Recioto, Valpolicella Classico e Ripasso ed è quest'ultima tipologia di vino che ho assaggiato. I Valpolicella Ripasso hanno da sempre diviso esperti e appassionati tra chi li trova gradevoli soprattutto perchè hanno maggiore struttura dei Valpolicella classici mentre sono meno impegnativi di un Amarone  (anche in termini economici) e chi invece li trova ibridi e stucchevoli. A mio modesto avviso se si parte da una buona ma

I Cannonau Vigna Sorella e Chidera, annata 2014

Stiamo ancora in Sardegna per parlare di Cannonau, vitigno autoctono dell'isola dalle origini antichissime riscoperto in alcuni vasi di ceramica del XII secolo a.C. Puntuale come il Natale, ho letto di recente dell'ennesima ricerca internazionale che parla del vino rosso e delle sue proprietà antiossidanti, che nel caso del Cannonau pare siano particolarmente importanti. Che lo siano o meno non credo che questo porti a consumare più vino chi solitamente non ne beve, ma di sicuro aiuta la consapevolezza generale che bere poco ma bene, contribuisce a migliorare la qualità della vita oltre ad essere un piccolo tassello di un complicato puzzle, che affiancato a tanti altri comportamenti corretti nella vita di tutti i giorni, può aiutare e influire positivamente sulla salute di ogni individuo. Tornando più direttamente al nostro amato Cannonau, è anche il vino rosso che più di ogni altro richiama alla memoria la Sardegna, con tutto il suo carico di nostalgici ricordi di una