Passa ai contenuti principali

Altosur Malbec 2016 di Sophenia (Tupungato Valley - Mendoza)



A parte qualche Champagne non mi capita spesso di bere vini rossi o bianchi non italiani. Ma visto che il mio enotecario di fiducia ha introdotto un intero scaffale di vini internazionali, alcuni dai prezzi abbordabili (per le mie tasche), ho deciso di acquistare questo Malbec argentino.

Come sempre un po’ di storia ci aiuta a capire meglio cosa stiamo bevendo.
Le prime tracce dell’Argentina vitivinicola si hanno nel 1500 ad opera dei missionari che solcavano in lungo e in largo queste lande desolate in cerca di anime da convertire.

I vitigni erano chiaramente importati dall’Europa e a questi si sono aggiunti nei secoli successivi quelli portati da un nutrito gruppo di coloni italiani che, per sentirsi un po’ più a casa, hanno deciso di piantare Barbera, Bonarda e Sangiovese.

Tuttavia fino alla fine degli anni 70 del secolo scorso la viticoltura argentina è rimasta ad un livello qualitativo piuttosto basso e legata ad un consumo prevalentemente locale o nazionale.

Tutto è iniziato a cambiare negli anni 90, quando alcuni enologi in cerca di terre adatte alla coltivazione della vite, hanno scoperto diverse regioni in Argentina che per motivi climatici e per la natura del terreno, ben si adattavano ad una viticoltura di qualità.

Tra queste regioni Mendoza è una delle più vaste e accreditate e nello specifico la Tupungato Valley, situata nella parte più occidentale della regione di Mendoza, ha visto crescere la produzione di vitigni come Criolla, Cereza, Tempranillo, Torrontes e altri internazionali, tra cui il Malbec che ha dato risultati notevoli e addirittura superiori a quelli della sua zona di origine (Bordeaux).

Finca Sophenia è una moderna azienda vitivinicola che si avvale della collaborazione del guru Michel Rolland, vecchia volpe di Bordeaux, che ha dato una precisa impronta al vino, che si mostra al contempo equilibrato e molto bevibile, senza rinunciare ad una nota di ricercatezza e stile.

Aromi floreali si accompagnano ad una nota di peperone verde, ciliegia matura e spezie dolci.
In bocca è agile, dinamico ma con un suo corpo e struttura ben definitivi. I tannini sono ben modellati, fini ma presenti, buona estrazione e concentrazione di frutto che si percepisce dal sorso polposo, con un accenno minerale.





Commenti

Post popolari in questo blog

Barolo Produttori di Portacomaro Docg (2012)

Barolo Produttori di Portacomaro I produttori di Portacomaro è una delle linee di produzione dei Produttori di Govone, cantina sociale del Monferrato capace di produrre circa 3 milioni di bottiglie l'anno vendute in quattro continenti. Nello specifico però il suo Barolo è una vera chicca. In realtà non se ne trova traccia sul web, sia come ricerca di informazioni sia come acquisto. La mia bottiglia è arrivata nella mia cantina come regalo di Natale di parenti, probabilmente a sua volta trovata in qualche pacco aziendale. E' stata quindi con una certa incertezza che ho deciso di portare alla cena di un amico e collega questa bottiglia di Barolo del 2012. In cantina l'ho sempre tenuta sdraiata e lontana da fonti di calore o luce, come da manuale del perfetto sommelier, ma delle sua integrità non ero del tutto convinto. E invece con grande sorpresa, appena stappato, si è subito sprigionato dalla bottiglia una nuance di liquirizia, rabarbaro, chiodi di garofano con accenni ment

VALPOLICELLA RIPASSO CLASSICO SUPERIORE DOC 2011 - CANTINA VALPOLICELLA NEGRAR

Il mondo delle cooperative è un universo complesso e spesso controverso di cui si potrebbe parlare a lungo. La Cantina Valpolicella Negrar è una cooperativa che gestisce quasi 600 ettari di vigneti e che sembra aver sposato in pieno il concetto della qualità, attraverso una selezione attenta delle uve dei soci, l'utilizzo di una cantina moderna con vasche in acciaio inox e botti di rovere di medio-grandi dimensioni e un impianto di imbottigliamento indipendente con una capacità di 7.000 bottiglie all'ora. Questa cooperativa produce Amarone, Recioto, Valpolicella Classico e Ripasso ed è quest'ultima tipologia di vino che ho assaggiato. I Valpolicella Ripasso hanno da sempre diviso esperti e appassionati tra chi li trova gradevoli soprattutto perchè hanno maggiore struttura dei Valpolicella classici mentre sono meno impegnativi di un Amarone  (anche in termini economici) e chi invece li trova ibridi e stucchevoli. A mio modesto avviso se si parte da una buona ma

I Cannonau Vigna Sorella e Chidera, annata 2014

Stiamo ancora in Sardegna per parlare di Cannonau, vitigno autoctono dell'isola dalle origini antichissime riscoperto in alcuni vasi di ceramica del XII secolo a.C. Puntuale come il Natale, ho letto di recente dell'ennesima ricerca internazionale che parla del vino rosso e delle sue proprietà antiossidanti, che nel caso del Cannonau pare siano particolarmente importanti. Che lo siano o meno non credo che questo porti a consumare più vino chi solitamente non ne beve, ma di sicuro aiuta la consapevolezza generale che bere poco ma bene, contribuisce a migliorare la qualità della vita oltre ad essere un piccolo tassello di un complicato puzzle, che affiancato a tanti altri comportamenti corretti nella vita di tutti i giorni, può aiutare e influire positivamente sulla salute di ogni individuo. Tornando più direttamente al nostro amato Cannonau, è anche il vino rosso che più di ogni altro richiama alla memoria la Sardegna, con tutto il suo carico di nostalgici ricordi di una