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Il delizioso abbinamento del passito di Bragagnolo con i coloratissimi Macarons



Ritorno a parlare brevemente del formidabile Passito prodotto da uve moscato di Bragagnolo, in particolare per segnalarne il perfetto abbinamento con un dolce di cui vi parlerò a breve.
Bragagnolo è un produttore di Strevi, nel cuore del Monferrato Acquese. Le sue vigne si trovano in una stretta valle chiamata Valle Bagnario, che va dalla strada per Alice Bel Colle fino a scendere al paese di Strevi, sulla statale che collega Alessandria ad Acqui Terme.

Sotto il cappello della Docg Passito Strevi, Bragagnolo produce un Passito chiamato Passione 'cesellato su misura', destinato ad un pubblico di appassionati in grado di apprezzare questa tipologia di vino su livelli di qualità superiore.  

Un passito che riesce a conservare perfettamente le caratteristiche varietali e aromatiche del suo vitigno, il Moscato, esaltato da un terroir storicamente vocato e da tecniche di cantina moderne.
Le bottiglie prodotte non superano le 5.000 a giustificare la statura quasi artigianale o sartoriale della produzione di questo tipo di vino, che giustamente ha anche permesso all'azienda di farsi conoscere in ristoranti ed enoteche d'Italia.

L'uva viene raccolta surmatura e fatta appassire, poi le uve vengono diraspate, pigiate e macerate per l'estrazione delle sostanze aromatiche.
L'affinamento in cantina avviene per circa 2 anni, in parte in acciaio e in parte in botti di legno a cui segue un affinamento in bottiglia di circa 6 mesi.



L’altra sera a cena dai ‘soliti astemi’, l’amico Chef Fabrice ci ha voluto fare assaggiare un tipico dolce francese che si è abbinato perfettamente al passito di Bragagnolo.
Sto parlando dei macarons, tipici dolcetti francesi tondi, dai mille colori e sapori, con la caratteristica in comune di essere bellissimi da vedere, perfetti da regalare o portare a tavola in una cena tra amici per fare un figurone, ma soprattutto buonissimi con il loro guscio fragrante e il cuore morbido.
La storia dei macarons parte dall’Italia, anche se la sua versione originale sarebbe un po’ diversa da quella attuale.

I primi macarons infatti sarebbero stati una sorta di amaretti, portati per la prima volta alla corte di Francia da Caterina De Medici, che nel 1533 sposò Enrico II di Francia.
Con il tempo la ricetta si è evoluta, e nell’800 si è diffusa una versione molto simile a quella attuale che prevedeva la pasta di mandorle con una guarnizione di marmellata.
La versione attuale la dobbiamo al pasticcere Pierre Desfontaine,che prevede ingredienti come la pasta di mandorle, gli albumi e lo zucchero a velo, per il guscio, mentre al suo interno ci si può sbizzarrire con pasta di zucchero, crema al burro, cioccolato bianco e altro ancora a seconda dei gusti.


Abbinamento perfetto !!!
Grazie Chef




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