Passa ai contenuti principali

Alcune considerazioni di fine anno e un brindisi con Altropasso di Reguta



Ebbene si, è crisi nera per gli amici blogger !!!

Ho fatto un giro sui blog di miei colleghi, alcuni con anni di esperienza e di post alle spalle, altri arrivati dopo ma pur sempre convinti e bravissimi nel raccontare il loro personalissimo viaggio nel mondo del vino.

Da questo giro di perlustrazione devo ammettere che molti di loro non scrivono più un post da molto tempo (ergo hanno abbandonato il blog), altri scrivono uno o due articoli asfittici al mese, giusto per tenere vivo un blog che ormai non legge più nessuno.

Pochi insistono virtuosi, soprattutto quelli che ovviamente ne hanno fatto una professione, ma anche loro sono in crisi.

Infatti il problema principale è che il traffico web verso i siti e i blog del vino è drasticamente e costantemente calato nel corso degli ultimi due anni. 

Forse nessuno si interessa più al mondo del vino ? a nessuno interessa più una recensione ben scritta da un bravo wine blogger, magari un sommelier con tanto di diploma incorniciato in cameretta o messo in bella mostra in soggiorno per impressionare gli ospiti ?

Niente di tutto questo.

Il traffico si è semplicemente spostato verso i social network, primo su tutti Instagram, che ad oggi spopola di wine influencer ..... ma quanto poi influenzino è tutto da dimostrare.

E' la moda del momento e giustamente in molti la stanno cavalcando, perché come tutte le mode potrebbe (attenzione sto usando il condizionale) finire presto.

I commenti sono brevissimi e la gara con altri social wine influencer è limitata alle bottiglie bevute e alle foto che spesso richiedono un contorno adeguato (quindi soggiorni lussuosi che fanno da sfondo alle bottiglie, ville con piscina o al più paesaggi bucolici o marinari).

Se poi si scava un po' più in profondità e ci si sofferma sulle note gustative o sugli abbinamenti scappa sinceramente un po' da ridere.

Profili con 10 o 15 mila follower che propongono l'abbinamento perfetto tra pizza e Chianti, tra un buon rosso di corpo e una piatto di ravioli in brodo ..... non si possono proprio leggere oltre alle note gustative e olfattive sempre uguali (potrebbero riproporli in serie limitandosi a ruotare a caso 5 o 6 commenti ripetuti).

Tanto nessuno sembra neanche accorgersene, i 'like' fioccano comunque ed in ogni caso.

Infine chi non scrive in inglese ha la partita persa in partenza, non potendo approfittare di un pubblico più vasto del solo pubblico del suo paese.

La mia non vuole per nulla essere una critica ma una semplice constatazione.

Anche io ho il mio profilo Instagram (baccanera88), posto rigorosamente in inglese e mi ritrovo la sera a mettere like a tutto spiano sperando in rispettivi like di ritorno.

Tuttavia conto di non abbandonare questo blog ed il motivo è ancora quello del gennaio 2014, quando ho iniziato questa avventura: scrivere per tenere traccia, in primis per me stesso, dei vini bevuti, delle sensazioni provate nel degustare centinaia e centinaia di bottiglie di vino, molte buone o ottime, alcune eccellenti ma anche diverse di scarsa qualità o deludenti di cui mi sono sempre ben guardato dallo scrivere per rispetto nei confronti di chi compie il difficile lavoro di vignaiolo.

Saluto quindi il 2020 (questo anno sciagurato che potremo capire solo tra molti anni, forse decenni) con l'augurio a me stesso di continuare finché ne avrò voglia di postare impressioni positive su bottiglie bevute da solo o in compagnia del 'gruppo dei soliti astemi' !!!

Saluto il 2020 con un vino portato alle cene del gruppo dei soliti astemi dall'amico Maurizio.





Si tratta di Altropasso, un blend di Merlot e Cab Sav di Reguta, interessante azienda friulana di Pocenia.

Un vino giovane e snello ma anche ricco e dal sorso pieno, con un bouquet che sorprende per le nuance nette e ben definite di frutti rossi con una leggera traccia di vaniglia che tradisce l'uso del legno piccolo ma senza grandi interferenze.

Ottimo anche il sorso pieno e polposo, di grande bevibilità e una certa ricercatezza.

Auguro a tutti un felice 2021 !!!!




 


 

Commenti

Post popolari in questo blog

Barolo Produttori di Portacomaro Docg (2012)

Barolo Produttori di Portacomaro I produttori di Portacomaro è una delle linee di produzione dei Produttori di Govone, cantina sociale del Monferrato capace di produrre circa 3 milioni di bottiglie l'anno vendute in quattro continenti. Nello specifico però il suo Barolo è una vera chicca. In realtà non se ne trova traccia sul web, sia come ricerca di informazioni sia come acquisto. La mia bottiglia è arrivata nella mia cantina come regalo di Natale di parenti, probabilmente a sua volta trovata in qualche pacco aziendale. E' stata quindi con una certa incertezza che ho deciso di portare alla cena di un amico e collega questa bottiglia di Barolo del 2012. In cantina l'ho sempre tenuta sdraiata e lontana da fonti di calore o luce, come da manuale del perfetto sommelier, ma delle sua integrità non ero del tutto convinto. E invece con grande sorpresa, appena stappato, si è subito sprigionato dalla bottiglia una nuance di liquirizia, rabarbaro, chiodi di garofano con accenni ment

VALPOLICELLA RIPASSO CLASSICO SUPERIORE DOC 2011 - CANTINA VALPOLICELLA NEGRAR

Il mondo delle cooperative è un universo complesso e spesso controverso di cui si potrebbe parlare a lungo. La Cantina Valpolicella Negrar è una cooperativa che gestisce quasi 600 ettari di vigneti e che sembra aver sposato in pieno il concetto della qualità, attraverso una selezione attenta delle uve dei soci, l'utilizzo di una cantina moderna con vasche in acciaio inox e botti di rovere di medio-grandi dimensioni e un impianto di imbottigliamento indipendente con una capacità di 7.000 bottiglie all'ora. Questa cooperativa produce Amarone, Recioto, Valpolicella Classico e Ripasso ed è quest'ultima tipologia di vino che ho assaggiato. I Valpolicella Ripasso hanno da sempre diviso esperti e appassionati tra chi li trova gradevoli soprattutto perchè hanno maggiore struttura dei Valpolicella classici mentre sono meno impegnativi di un Amarone  (anche in termini economici) e chi invece li trova ibridi e stucchevoli. A mio modesto avviso se si parte da una buona ma

STRANGOLAGALLI FIANO 2011 - ALOIS

Indeciso sul vino da bere, mi ritrovo davanti alla mia (scarsa) riserva di bottiglie a osservare etichette e colori. L'occhio mi cade curioso su un Fiano del 2011 dell'azienda agricola Alois di Pontelatone in provincia di Caserta, dalla bottiglia chiara e allungata con una semplice ed elegante etichetta marrone chiaro. Non conoscevo questo piccolo produttore e cerco qualche informazione sul web. Stappato e versato il vino nell'apposito bicchiere che utilizzo per le degustazioni scopro subito un bellissimo colore giallo oro vivace e brillante, che fa pensare ad un vino prodotto con uve raccolte nella piena fase della loro maturità. E' una piacevole parentesi di luce e colore che ricordano l'estate in questo lungo inverno nevoso. Al naso si rivela un po' timido. In gergo Ais si definirebbe abbastanza intenso e abbastanza complesso e ancora abbastanza fine. Al naso è leggermente fruttato e minerale, con sentori di frutta secca. Sicuramente mi aspett