Passa ai contenuti principali

Romagna Sangiovese Predappio - Chiara Condello



La storia di Chiara Condello merita sicuramente di essere raccontata e dell'attenzione di qualche minuto da parte di un appassionato di vino.

Tutto nasce quando il padre Francesco, dopo diversi anni passati a lavorare in campo finanziario, decide di coronare un suo sogno e di fondare l'azienda Condè a Predappio.

Chiara inizia a lavorare giovanissima per l'azienda del padre e, dopo diversi anni di esperienza, decide di mettersi in proprio, acquistando una piccola vigna a Borgo Condè di Predappio.

A livello agronomico la scelta ricade subito sull'agricoltura biologica, in particolare fertilizzazioni organiche e trattamenti unicamente con zolfo e rame.

In cantina la decantazione per gravità e la fermentazione spontanea riportano alla scelta di interventi minimalisti in modo da lasciare il meno possibile lavorato quanto viene dalla vigna e da ottenere vini espressione del territorio, includendo le giuste attese che richiede il Sangiovese prima di poter essere considerato pronto ad essere imbottigliato.

Chiara Condello fa parte di quell'ormai folto gruppo di produttori romagnoli che hanno creduto nel territorio (nel caso di Chiara nel Sangiovese di Predappio) e che grazie alle loro produzioni di qualità stanno facendo ricredere molti sulla bontà di un territorio che, forse anche a causa della vicinanza con la riviera romagnola, ha spesso visto il prevalere di una produzione fondata più sulla quantità che sulla qualità.

Personalmente un caro amico che conosce la mia passione per il vino mi ha fatto conoscere e degustare il suo Romagna Sangiovese Predappio.

Il vino è rosso rubino nel bicchiere, è apporta sensazioni bellissime al naso che giocano sulla note dolci e calde della frutta matura ben bilanciate da una nota minerale e da una adeguata freschezza e salinità.

In bocca coincide perfettamente con quanto ci potremmo aspettare da un ottimo Sangiovese, forse grazie alla conduzione biologica dei vigneti.

Lungo e ben bilanciato è un ottimo fine pasto o con piatti di carne elaborati, carni di maiale o di vitello al sugo.

 

 


Commenti

Post popolari in questo blog

VALPOLICELLA RIPASSO CLASSICO SUPERIORE DOC 2011 - CANTINA VALPOLICELLA NEGRAR

Il mondo delle cooperative è un universo complesso e spesso controverso di cui si potrebbe parlare a lungo. La Cantina Valpolicella Negrar è una cooperativa che gestisce quasi 600 ettari di vigneti e che sembra aver sposato in pieno il concetto della qualità, attraverso una selezione attenta delle uve dei soci, l'utilizzo di una cantina moderna con vasche in acciaio inox e botti di rovere di medio-grandi dimensioni e un impianto di imbottigliamento indipendente con una capacità di 7.000 bottiglie all'ora. Questa cooperativa produce Amarone, Recioto, Valpolicella Classico e Ripasso ed è quest'ultima tipologia di vino che ho assaggiato. I Valpolicella Ripasso hanno da sempre diviso esperti e appassionati tra chi li trova gradevoli soprattutto perchè hanno maggiore struttura dei Valpolicella classici mentre sono meno impegnativi di un Amarone  (anche in termini economici) e chi invece li trova ibridi e stucchevoli. A mio modesto avviso se si parte da una buona ma...

Barolo Produttori di Portacomaro Docg (2012)

Barolo Produttori di Portacomaro I produttori di Portacomaro è una delle linee di produzione dei Produttori di Govone, cantina sociale del Monferrato capace di produrre circa 3 milioni di bottiglie l'anno vendute in quattro continenti. Nello specifico però il suo Barolo è una vera chicca. In realtà non se ne trova traccia sul web, sia come ricerca di informazioni sia come acquisto. La mia bottiglia è arrivata nella mia cantina come regalo di Natale di parenti, probabilmente a sua volta trovata in qualche pacco aziendale. E' stata quindi con una certa incertezza che ho deciso di portare alla cena di un amico e collega questa bottiglia di Barolo del 2012. In cantina l'ho sempre tenuta sdraiata e lontana da fonti di calore o luce, come da manuale del perfetto sommelier, ma delle sua integrità non ero del tutto convinto. E invece con grande sorpresa, appena stappato, si è subito sprigionato dalla bottiglia una nuance di liquirizia, rabarbaro, chiodi di garofano con accenni ment...

Un Chianti Classico tutto d'Oro (by Piccini)

Chianti Riserva Collezione Oro di Piccini Alcuni quando si parla di Chianti hanno ancora in mente la bottiglia da due litri impagliata, contenente un vino diciamo da tavola piuttosto modesto. Il Chianti che invece siamo abituati ad assaggiare a Baccanera di strada ne ha fatta e tanta. Innanzitutto occorre distinguere tra la zona del Chianti e quella del Chianti Classico. La prima è una zona di produzione molto vasta che comprende le colline tra Firenze, Siena, Arezzo, Pistoia e Pisa, le cosiddette sottozone. In genere il Chianti Docg è un vino che si esprime al meglio entro un paio d'anni, tramite l'esaltazione delle note fresche e piacevolmente fruttate. La zona del Chianti Classico ricopre invece una porzione di territorio più limitata, compresa tra i comuni di Siena e Firenze, includendo i comuni di Castellina in Chianti, Radda in Chianti, Gaiole in Chianti, Greve in Chianti, più una porzione di altri comuni limitrofi. In questa denominazione l'affinamento min...