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La sorprendente morbidezza del Domaine Lafage (Grenache 100%) su un tonno con capperi, pomodorini e olive



Jean-Mark Lafage proprietario di Domaine Lafage è considerato uno dei produttori emergenti nel panorama vitivinicolo francese.

Il suo Grenache noir Veilles Vignes La Grand Cuvée è stato premiato con 92 punti dall'influencer americano Robert Parker.

La sua zona di produzione è il Roussillon, zona non di primissimo piano nel panorama enologico mondiale, eppure capace di regalare ottimi vini e produttori di primo piano.

Il Languedoc-Roussillon si trova tra il Rodano e i Pirenei, zona tra mare e montagna, piuttosto arida d'estate soprattutto nella zona intorno a Perpignan.

Le giornate estive sono calde e luminose e l'influenza della brezza marina arriva alle dolci colline dell'entroterra dove di solito la produzione è incentrata più sulla quantità che sulla qualità, essendo anche la zona più estesa e produttiva di tutta la Francia.

Tuttavia negli ultimi anni si è assistito ad una graduale tendenza ad una diminuzione della quantità a favore di un innalzamento della qualità produttiva.

Produttori come Domain Lafage stanno facendo capire a tutti i produttori del territorio che anche in questa zona si può produrre vini di qualità, con una produzione di vini morbidi, eleganti, e in prevalenza di bacca nera.

Il vitigno più impiegato è stato per anni il Carignan, con il quale si ottenevano vini pesanti a causa del tannino aggressivo e via via sostituito da vitigni più eleganti come ad esempio Grenache e Syrah.


Personalmente ho assaggiato il loro 'Nicolas', 100% Grenache da vigne vecchie, maturazione e affinamento per 10 mesi in botti di rovere francese, che sa donare un sorso pieno e appagante ma anche elegante e quasi aristocratico grazie a tannini vellutati e una morbidezza che non stanca il palato.
I profumi sono altrettanto sofisticati e si sostanziano nelle spezie dolci, cannella, more, ciliegia, rabarbaro e macchia mediterranea. 
Abbiamo provato questo vino con un tonno al forno farcito di olive ascolane, capperi e pomodorini pachino.
Il vino con la sua naturale morbidezza ha saputo abbinarsi perfettamente per contrapposizione alla tendenza sapida, amarognola e leggermente acida del piatto (soprattutto il pesce).
Quindi niente bianco mi raccomando.





  

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