Passa ai contenuti principali

Serata degustazione Gruppo dei soliti Astemi


Ed ecco che a sorpresa ci si ritrova al 6 di ottobre a mangiare ancora sul terrazzo in centro a Monza.

Colpa di questo clima pazzo che questa estate ci ha fatto morire di caldo e ora porta una ottobrata assolutamente gradita.

Il gruppo dei soliti astemi ne ha subito approfittato per allungare la serie estiva a casa di Chef Fabrice ma con un menù che ricorda più l'inverno, il camino acceso e le castagne piuttosto che l'estate con i suoi piatti di pesce, le tartare di carne e i bianchi freschi e sapidi.

Si parte subito con un primo piatto strepitoso, un risotto ai funghi porcini cotto con brodo di bollito.

Funghi freschi e croccanti, un risotto che non capita di mangiare molto spesso per qualità della materia prima e bravura dello Chef, che abbiamo deciso di abbinare con un Susumaniello di Cantina due Palme e un Pinot nero di Valle Isarco.


Entrambi ciliegiosi, il primo più frutta fresca e piacevolmente tannico al palato, il secondo con una nota di spezie e succosissimo in bocca.

Di secondo la carne lessa composta da lingua di vitello, cappello del prete e coppa, con un contorno di patate cotte nel brodo.


Il tutto accompagnato dalla strepitosa Barbera d'Alba di Ca' Nova, come sempre fresca, succosa, piena al palato, piacevolmente tannica e dalla struttura decisa ma delicata allo stesso tempo.

Abbinamento vino cibo perfetto !!!



E' stata poi la volta del Chianti Classico Ribaldoni Villa Rosa della Tenuta della Famiglia Cecchi.

Il vino è strutturato, ha fatto un po' di botte grande, cosa che si può notare da un elegante nota di sigari, poi ancora pepe nero, frutta nera cotta e altro.

Un vino che abbiamo tenuto come finale da meditazione.

Prosit.





Commenti

Post popolari in questo blog

Barolo Produttori di Portacomaro Docg (2012)

Barolo Produttori di Portacomaro I produttori di Portacomaro è una delle linee di produzione dei Produttori di Govone, cantina sociale del Monferrato capace di produrre circa 3 milioni di bottiglie l'anno vendute in quattro continenti. Nello specifico però il suo Barolo è una vera chicca. In realtà non se ne trova traccia sul web, sia come ricerca di informazioni sia come acquisto. La mia bottiglia è arrivata nella mia cantina come regalo di Natale di parenti, probabilmente a sua volta trovata in qualche pacco aziendale. E' stata quindi con una certa incertezza che ho deciso di portare alla cena di un amico e collega questa bottiglia di Barolo del 2012. In cantina l'ho sempre tenuta sdraiata e lontana da fonti di calore o luce, come da manuale del perfetto sommelier, ma delle sua integrità non ero del tutto convinto. E invece con grande sorpresa, appena stappato, si è subito sprigionato dalla bottiglia una nuance di liquirizia, rabarbaro, chiodi di garofano con accenni ment

VALPOLICELLA RIPASSO CLASSICO SUPERIORE DOC 2011 - CANTINA VALPOLICELLA NEGRAR

Il mondo delle cooperative è un universo complesso e spesso controverso di cui si potrebbe parlare a lungo. La Cantina Valpolicella Negrar è una cooperativa che gestisce quasi 600 ettari di vigneti e che sembra aver sposato in pieno il concetto della qualità, attraverso una selezione attenta delle uve dei soci, l'utilizzo di una cantina moderna con vasche in acciaio inox e botti di rovere di medio-grandi dimensioni e un impianto di imbottigliamento indipendente con una capacità di 7.000 bottiglie all'ora. Questa cooperativa produce Amarone, Recioto, Valpolicella Classico e Ripasso ed è quest'ultima tipologia di vino che ho assaggiato. I Valpolicella Ripasso hanno da sempre diviso esperti e appassionati tra chi li trova gradevoli soprattutto perchè hanno maggiore struttura dei Valpolicella classici mentre sono meno impegnativi di un Amarone  (anche in termini economici) e chi invece li trova ibridi e stucchevoli. A mio modesto avviso se si parte da una buona ma

Crocetta Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore Doc (2014) - Croce del Moro

Crocetta il Verdicchio di Croce del Moro Era da diverso tempo che non assaggiavo più un verdicchio, dopo che lo scorso anno nelle Marche ho fatto diverse degustazioni di quello che di fatto è il vino più famoso della regione e uno dei pochi in grado non solo di superare i confini regionali ma di arrivare anche ad essere apprezzato ed esportato all'estero. In particolare il Verdicchio viene esportato per una significativa quota del 48%, soprattutto Stati Uniti, Belgio, Olanda e Germania, anche se non mancano le vendite nel sud-est asiatico.