Passa ai contenuti principali

Amedeo Custoza (2017) di Azienda Agricola Cavalchina



Oggi siamo a Custoza, sulle appena pronunciate colline moreniche a sud del Lago di Garda, dove le vigne si susseguono ordinate e delimitate dalle strade da filari di piccoli alberi e muretti in pietra; poi il paese fatto di case mono familiari con ampi giardini e poche auto in circolazione.
Fuori dal paese lo sguardo spazia tranquillo tra vigne, poche case isolate e agriturismi; del resto la zona ha una vocazione turistica di buon livello e non è certo raro trovarvi turisti un po' in tutto l'anno grazie al Lago e alle terme.
Qui si ha proprio l'idea che tutto sia curato e valorizzato al meglio, ogni singolo pezzo di terra, vigna, aiuola o siepe.

In questo panorama rurale che talvolta può diventare ameno, soprattutto sotto il cielo grigio che promette pioggia, mi ritrovo ad assaggiare l'Amedeo, bianco di Custoza Superiore dell'Azienda Agricola Cavalchina.
Il nome deriva da quel Principe Amedeo di Savoia che nel 1866 fu ferito qui a Custoza durante la Terza Guerra di Indipendenza.
L'Amedeo è composto in percentuale variabile da Fernanda, un clone locale del Cortese piemontese, Garganega e Trebbiano Toscano.
La vendemmia viene curata a mano in base al grado di maturazione, diverso per ogni vitigno, per i quali si segue infatti una diversa vinificazione. Una più moderna per Fernanda e Garganega con vinificazione dopo congelamento per la prima e lieve riduzione per la seconda, tradizionale invece per il Trebbiano.
Il vino fa solo acciaio ed è disponibile in commercio per il mese di luglio.

L'Amedeo nel bicchiere ha un colore giallo paglierino, profumi di pesca gialla, agrumi e biancospino e quello che piu sorprende è l'intensità di questi profumi.
Il sorso è secco, asciutto, scattante, in perfetta corrispondenza con il naso, dove insieme agli agrumi fa la sua entrata da protagonista una eccellente mineralita', riuscendo tuttavia nel difficile compito di mantenere equilibrio e finezza complessive.
Un vino senza sbavature o incertezze, che può dare delle buone soddisfazioni e farvi fare una bella figura in una cena tra amici a base di pesce (tagliolini allo scoglio e branzino al sale).


Commenti

Post popolari in questo blog

VALPOLICELLA RIPASSO CLASSICO SUPERIORE DOC 2011 - CANTINA VALPOLICELLA NEGRAR

Il mondo delle cooperative è un universo complesso e spesso controverso di cui si potrebbe parlare a lungo. La Cantina Valpolicella Negrar è una cooperativa che gestisce quasi 600 ettari di vigneti e che sembra aver sposato in pieno il concetto della qualità, attraverso una selezione attenta delle uve dei soci, l'utilizzo di una cantina moderna con vasche in acciaio inox e botti di rovere di medio-grandi dimensioni e un impianto di imbottigliamento indipendente con una capacità di 7.000 bottiglie all'ora. Questa cooperativa produce Amarone, Recioto, Valpolicella Classico e Ripasso ed è quest'ultima tipologia di vino che ho assaggiato. I Valpolicella Ripasso hanno da sempre diviso esperti e appassionati tra chi li trova gradevoli soprattutto perchè hanno maggiore struttura dei Valpolicella classici mentre sono meno impegnativi di un Amarone  (anche in termini economici) e chi invece li trova ibridi e stucchevoli. A mio modesto avviso se si parte da una buona ma...

Barolo Produttori di Portacomaro Docg (2012)

Barolo Produttori di Portacomaro I produttori di Portacomaro è una delle linee di produzione dei Produttori di Govone, cantina sociale del Monferrato capace di produrre circa 3 milioni di bottiglie l'anno vendute in quattro continenti. Nello specifico però il suo Barolo è una vera chicca. In realtà non se ne trova traccia sul web, sia come ricerca di informazioni sia come acquisto. La mia bottiglia è arrivata nella mia cantina come regalo di Natale di parenti, probabilmente a sua volta trovata in qualche pacco aziendale. E' stata quindi con una certa incertezza che ho deciso di portare alla cena di un amico e collega questa bottiglia di Barolo del 2012. In cantina l'ho sempre tenuta sdraiata e lontana da fonti di calore o luce, come da manuale del perfetto sommelier, ma delle sua integrità non ero del tutto convinto. E invece con grande sorpresa, appena stappato, si è subito sprigionato dalla bottiglia una nuance di liquirizia, rabarbaro, chiodi di garofano con accenni ment...

STRANGOLAGALLI FIANO 2011 - ALOIS

Indeciso sul vino da bere, mi ritrovo davanti alla mia (scarsa) riserva di bottiglie a osservare etichette e colori. L'occhio mi cade curioso su un Fiano del 2011 dell'azienda agricola Alois di Pontelatone in provincia di Caserta, dalla bottiglia chiara e allungata con una semplice ed elegante etichetta marrone chiaro. Non conoscevo questo piccolo produttore e cerco qualche informazione sul web. Stappato e versato il vino nell'apposito bicchiere che utilizzo per le degustazioni scopro subito un bellissimo colore giallo oro vivace e brillante, che fa pensare ad un vino prodotto con uve raccolte nella piena fase della loro maturità. E' una piacevole parentesi di luce e colore che ricordano l'estate in questo lungo inverno nevoso. Al naso si rivela un po' timido. In gergo Ais si definirebbe abbastanza intenso e abbastanza complesso e ancora abbastanza fine. Al naso è leggermente fruttato e minerale, con sentori di frutta secca. Sicuramente mi aspett...